Come arrivarci: provenendo
dalla A26 uscire a Baveno, seguire la statale sino a
Fondotoce, alla rotonda svoltare subito a sinistra,
risalire fino a Bieno e scendere fino alla rotonda di
Trobaso, da cui, svoltando a sinistra si seguono le
indicazioni per Cambiasca che si raggiunge in pochi
minuti.
Oggi
sono solo a percorrere questa lunga escursione, il mio
socio è in altre faccende affaccendato per cui mi reco a
Cambiasca e raggiungo il luogo convenuto per il ritrovo
quando le luci dei lampioni
ancora illuminano la piccola piazza. Riunito il gruppo
dei partecipanti, circa una sessantina di persone, sono
le ore 7,45 quando prende avvio la camminata
organizzata, dal CAI Verbano, che si svolge
nell’entroterra verbanese attraverso la Valle Intrasca,
giunta quest’anno alla sua11^ edizione del “ giro dei
paesi della Valle Intrasca - incontro tra le genti ″:la
lunga escursione su vecchie mulattiere ed antichi
sentieri che
raggiunge tutti i paesi della valle per poi far ritorno
in serata a Cambiasca dopo un percorso di circa 20
chilometri. Sono le 7,45 quando il multicolore
gruppo dei partecipanti si
incammina lungo il percorso sterrato che, scende
sotto la strada asfaltata e raggiunge il centro di
Ramello dove effettuiamo una prima breve sosta per
visitare
la bella chiesetta
dedicata a San Rocco. Riprendiamo il cammino che
ci porta a risalire la ripida mulattiera, ancora molto
ben conservata, che sale a Caprezzo m. 530 (h1,00).
Qui veniamo accolti dalla Pro Loco e dalle
“ donne in costume ″ appartenenti al locale
Gruppo Folcloristico che, sul sagrato della chiesa
parrocchiale dedicata a San Bartolomeo, hanno
organizzato un
rinfresco di
benvenuto in segno della loro generosa
ospitalità. Terminato di gozzovigliare, riprendiamo il
cammino e attraversato il paese, iniziamo a scendere
seguendo il sentiero che entra in un
folto bosco, in cui i
colori autunnali stanno prendendo il sopravvento sulla
vegetazione, e scendiamo di nuovo sulla strada
provinciale in prossimità di Ponte Nivia. Qui una
sbiadita insegna è ciò che
rimane a ricordare, al frettoloso passante, che un tempo
esisteva l’osteria che rappresentava un rinomato punto
di sosta e di rifornimento per le genti che
percorrevano questo tratto di strada a piedi. Superiamo
il ponte e al
bivio
procediamo seguendo la strada asfaltata in direzione di
Aurano, valichiamo il ponte della Giavina sotto cui
scorrono
le impetuose acque
Torrente San Giovanni e poco dopo iniziamo a
salire lungo il bel sentiero che ci porta a raggiungere
il paese di
Aurano m. 683
(h1,40;2,40) da dove si ha una bellissima visuale
su tutta
la Valle Intrasca.
Entriamo in paese e raggiungiamo il piazzale antistante
il locale circolo dove la direzione dello stesso
ci accoglie con cordialità offrendoci
una notevole quantità di generi di
conforto. Al termine dell’abbondante “ colazione
″ riprendiamo il cammino e ci indirizziamo, seguendo una
larga pista forestale,
verso l’abitato di Scareno m. 694 (h 0,45;3,25).
Superate le ultime case del paese, perveniamo al nuovo
eliporto da cui prende
avvio il sentiero che in breve si trasforma in una
bellissima ed
acciottolata
mulattiera che scende a raggiungere di nuovo la
strada asfaltata da cui,
superato
il ponte, si prende sulla destra il sentiero che
dopo una iniziale ripida salita, percorre una lunga
diagonale che superate
diverse
cappelle votive, entra nell’abitato di Intragna
m.708 (h1,15;4,40). Presso il
Circolo, luogo nel quale
quest’anno è organizzata la sosta pranzo, ci ritroviamo
tutti con le gambe sotto il tavolo
e fra una portata e l’altra,
Renato pensa ad allietare
l’attesa intrattenendoci con la sua virtuosa
fisarmonica. Comodamente seduti staremmo per ore ad
ascoltare la musica, suonata con bravura da Renato, ma
il tempo è tiranno e resta ancora un buon tratto di
strada da percorrere per cui, viene impartito l’ordine
di riprendere il cammino. Percorse le strette viuzze del
paese, ci avviamo lungo il sentiero che ci riporta di
nuovo al bivio superato al mattino e, riattraversato
Ponte Nivia, seguiamo per un buon tratto la strada
asfaltata fino a deviare per Ramello dove sostiamo sul
sagrato della chiesa per la
foto
di gruppo. Ripercorriamo il tratto di sterrato
che ci porta di nuovo a Cambiasca dove ci attendono
le donne in costume che ci
accompagneranno fino al paese dove: presso il salone del
centro parrocchiale, l’Amministrazione Comunale e le
varie Associazioni locali, ci accolgono offrendoci una
ricca merenda (2,00;6,40).
Al
termine della bellissima giornata che mi ha dato
l’opportunità di incontrare, dopo ben 52 anni,
Franco, ex compagno di
scuola ai tempi dell’avviamento industriale, il virtuoso
fisarmonicista Renato, dirimpettaio ai tempi della Via
Muller,
Dante dell’UTOE
sez. Locarno,
Augusto e
tanti altri amici vecchi e nuovi, un ringraziamento a
Pucci e al CAI Verbano per
l’impeccabile organizzazione, e a tutti gli enti che
hanno collaborato per la riuscita della bellissima
manifestazione.
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