Valle di Blenio

Capanna Dötra

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:15-Marzo-2012                                                      

 Partenza da: Camperio-Piera m.1309
 Dislivello totale: m. 550
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 2,40

Come arrivarci: Autostrada per San Gottardo,uscita a Biasca, si segue la strada per passo Lucomagno , giunti ad Olivone si prosegue sino a raggiungere Camperio Alta dove si parcheggia, lungo la strada cantonale, nei pressi della deviazione che sale a Dötra.


Dopo la bella giornata trascorsa alla Capanna Garzonera, ci era rimasta la voglia di rifare una escursione che ci permettesse di sostare, comodamente
seduti, in ambiente accogliente con possibilità di cucinarci un piatto caldo consumando un pasto quasi normale. Per soddisfare questo nostro desiderio, capita a proposito il mio compleanno e con il pretesto di festeggiarlo con gli amici della oramai mitica SPA ( Società Pensionati Arzilli ) e godersi un momento di conviviale allegria, abbiamo organizzato, presso la Capanna Dötra in Valle di Blenio, una spaghettata autogestita. Flavio (
www.cappef.com ), in settimana coordina le operazioni ed affida ad ognuno di noi un preciso incarico in modo che nel giorno convenuto, tutto fili liscio e senza inconvenienti. Osservate attentamente le previsioni meteo e rilevata la disponibilità di quasi tutti, si decide di effettuare quella che definiremo “ escursione gastronomica ″ nella giornata di giovedì 15 marzo. Data la numerosa partecipazione e le diverse zone di provenienza, ci accordiamo per ritrovarci a Gambarogno dove, in base al numero dei partecipanti, organizzeremo il car pooling per ottimizzare il trasporto. Arriviamo tutti in perfetto orario, a conti fatti siamo in dieci e dopo i saluti ci dividiamo su due auto ed entriamo in autostrada direzione San Gottardo, in auto c’è euforia e più che alla camminata, il pensiero è rivolto alla bisboccia che ne scaturirà. Oggi siamo ben lieti di inserire nella SPA anche un nuovo socio: Mario conosciuto in occasione della nostra salita alla Colma di Toceno, che con entusiasmo si è unito al gruppo con il quale ha stabilito fin da subito un cordiale rapporto di amicizia. Nonostante il percorso sia lungo, il tempo trascorre molto velocemente e fra chiacchiere e battute, ci ritroviamo abbastanza in fretta all’uscita autostradale da cui  dirigiamo verso il nostro punto di partenza. Raggiunta Camperio Alta, parcheggiamo sulla destra dove si trovano le indicazioni escursionistiche per Capanna Dötra e, terminati i preparativi ci incamminiamo lungo la strada che sale alla capanna, per poi abbandonarla e seguire il sentiero estivo oramai  quasi completamente sgombro dalla neve tanto che le ciaspole, che abbiamo portato per precauzione, rimarranno appese agli zaini per tutta la giornata. Seguendo le paline segnavia, risaliamo gli ampi prati  sino a lambire le costruzioni di Oncedo m.  1500 per poi affrontare l’ultimo ripido tratto che ci immette sull’ampio pianoro su cui sorgono le belle baite che costituiscono l’abitato di Dötra dove troviamo l’omonima capanna della SAT Lucomagno m. 1749 (h1,30). La giornata soleggiata e calda ed un cielo azzurro privo di nubi, ci permettono di gustare appieno lo splendido panorama di cime che ci circonda fra cui spicca inconfondibile l’Adula, la cima più alta del Ticino. Giunti a destinazione, veniamo raggiunti da Achille e Piero che invitiamo a stare con noi ma che dopo una breve sosta ridiscendono velocemente. Mentre Alex si stende al sole, altri si adoperano nei preparativi e dagli zaini  escono generi di conforto di varia natura che, per questa giornata, inducono il nostro colesterolo a girare la testa da un’altra parte. In breve la tavola è imbandita e assume l’aspetto di un banco degli alimentari: salumi vari, formaggi, tartine e altri sfiziosi antipasti vengono serviti come stuzzichini ed in breve divorati; nel mentre gli spaghetti cuociono ed il ragù viene messo a riscaldare. A cottura ultimata vengono servite abbondanti porzioni che vengono golosamente consumate ed apprezzate tanto che c’è chi chiede anche il bis. Giunge il momento del dolce e qui i miei amici si superano, mi servono uno squisito Dolce Varese con tanto di candeline accese, costringendomi a far ricorso a tutto il fiato che mi rimane per spegnerle. Sembra che tutto sia finito ma non è assolutamente vero, viene il momento dei vari liquori e digestivi che ognuno propone come ricetta personale e per non far torto a nessuno, numerosi assaggi si rendono obbligatori. A conclusione delle abbondanti libagioni, il caffè pone termine ai festeggiamenti. La giornata, la compagnia e tutto il resto si vorrebbe che non finisse mai, ma bisogna rientrare per cui si provvede a riordinare e ripulire la sala da pranzo dove abbiamo fatto baldoria, e passato lo straccio sul pavimento chiudiamo ed iniziamo a scendere ripercorrendo il sentiero fatto in salita. Lungo il cammino, che presenta molti più ostacoli rispetto al percorso di salita, si commenta la giornata, si programmano future uscite e fra una battuta e l’altra ci ritroviamo di nuovo al punto da cui siamo partiti ( h1,10;2,40 ). Ritornando in auto verso casa mi ritrovo a ripensare alla giornata trascorsa e sono portato ad affermare che: con una compagnia così e con amici come questi è fin piacevole invecchiare.