Come arrivarci:
Si
percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi si
procede lungo la SS 33 del Sempione, sino all’uscita di
Varzo. Da Varzo si segue la SP 93 che risale la Val
Cairasca in direzione di San Domenico che si raggiunge
dopo circa 11 Km.
L’ondata
di freddo che ha investito le nostre regioni ha
portato, con largo anticipo, la prima neve che ha
imbiancato abbondantemente tutto l’arco alpino facendoci
tornare la voglia camminare con le ciaspole per godere
nuovamente della vista di incantevoli paesaggi
imbiancati. Come al solito, a prendere l’iniziativa è
Flavio
www.cappef.com che propone di salire alla Sella di
Ciamporino per una bella camminata che ci permetterà
anche di dare un’occhiata ai nuovi impianti funiviari
recentemente installati. Salendo verso San Domenico
abbiamo modo di apprezzare il paesaggio imbiancato da
questa precoce nevicata che nella notte è caduta alle
quote più alte, creando uno spettacolare effetto sulla
vegetazione anche se, guardando il calendario, siamo in
autunno e le piante sono tuttora ornate dal fogliame con
i suoi caldi colori. Un celebre proverbio meteorologico
piemontese in merito alle nevicate precoci recita: ““Se
a fioca s’la foja, l’invern a dà nen noja”… ovvero, se
nevica sugli alberi ancora fogliati, il resto
dell’inverno sarà poco freddo e nevoso. A San Domenico,
dove sono stati realizzati importanti interventi
migliorativi del comprensorio sciistico finalizzati alla
valorizzazione della località, è ovvio che si augurino
che questo detto venga clamorosamente smentito nei
fatti: staremo a vedere. Parcheggiata l’auto, ci avviamo
lungo la strada sterrata che sale a Ciamporino,
in corrispondenza del ponte,
si stacca sulla destra un sentiero che sale passando
sotto i piloni della seggiovia
che iniziamo a percorrere ma poco dopo, viste le
condizioni del terreno, molto umido e scivoloso, io,
Avio, Ezio e Gian Mario decidiamo di tornare sui nostri
passi mentre Flavio, Nick e Carlo proseguono nel
canalone. Superato il ponte,
incrociamo la pista da sci
che scende ripida in paese e la risaliamo sino a sbucare
di nuovo sulla strada che, a seguito del
passaggio dei mezzi di servizio
e della temperatura che nel frattempo si è notevolmente
rialzata, si va trasformando in
un fangoso ruscello.
Salendo il panorama si amplia mostrandoci
le cime innevate
che racchiudono la Val Cairasca.. Superata la stazione
intermedia di
Casa Rossa
m. 1740 (h1,15) lo spessore del manto nevoso
aumenta e arriva
il momento di calzare le ciaspole.
Dopo aver scattato una innumerevole quantità di foto,
raggiungiamo il rifugio m. 1936 (h0,45;2,00) dove
ci riuniamo con gli altri e ci sorbiamo un corroborante
caffè. La piana antistante l’arrivo della seggiovia è un
cantiere in piena attività
in cui fervono i lavori per ultimare le opere necessarie
per iniziare alla grande l’imminente stagione sciistica.
Terminato il breve momento di riposo, si riprende a “
lavorare ″ e ci immettiamo sulle
tracce lasciate dal passaggio dei numerosi automezzi
che, freneticamente, percorrono i pendii innevati
dell’Alpe Ciamporino e saliamo in direzione della Sella
di Ciamporino, dichiarata come la nostra meta di oggi.
Gli amici procedono spediti mentre io arranco con il mio
passo molto lento e, raggiunta
la stazione di arrivo del primo tronco della seggiovia
CF4
m. 2130 (h1,00;3,00) decido di ritenere conclusa
la mia odierna ascesa. Crogiolandomi al sole, mentre
attendo il ritorno dei miei compagni d’avventura, mi
godo
lo spettacolo
che offre la stupenda conca innevata. Giunti alla Sella,
i soci invertono velocemente la rotta e ci ritroviamo di
nuovo per scendere alla ricerca di un angolino riparato
in cui poter accomodarci per consumare il nostro pranzo.
La discesa avviene seguendo il percorso dell’andata ed
Ezio la velocizza
utilizzando l’apposito attrezzo su cui poggia il suo
nobile posteriore. Giunti ad una bellissima baita
(h0,30;3,30), sostiamo per addentare i nostri
panini e scattata la
foto di gruppo,
ricalcando le nostre orme, ci rimettiamo in cammino
iniziando a scendere. L’elevata temperatura ha fatto
sciogliere la neve del mattino ed
i larici ci appaiono ora rivestiti solo dei loro ambrati
colori
che staccano sul manto bianco che ricopre il suolo.
Velocemente ripercorriamo la via di salita ed in breve
ci ritroviamo sul
tratto terminale della pista
che ci conduce nuovamente a San Domenico dove nel
piazzale sono
ordinatamente allineati i seggiolini
che, trasportati in quota, andranno ad arricchire la
dotazione degli impianti che renderanno la zona un
importante punto di riferimento per le attività
invernali in Ossola.
Per maggiori informazioni consultare il sito:
http://www.sandomenicoski.com/
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