ValDivedro

 Ciamporino m. 2130

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:2-Novembre-2012                                                      

 Partenza da: San Domenico m.1420
 Dislivello totale: m. 710
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivarci: Si percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi si procede lungo la SS 33 del Sempione, sino all’uscita di Varzo. Da Varzo si segue la SP 93 che risale la Val Cairasca in direzione di San Domenico che si raggiunge dopo circa 11 Km.

L’ondata di freddo che ha investito le nostre regioni  ha portato, con largo anticipo, la prima neve che ha imbiancato abbondantemente tutto l’arco alpino facendoci tornare la voglia camminare con le ciaspole per godere nuovamente della vista di incantevoli paesaggi imbiancati. Come al solito, a prendere l’iniziativa è Flavio www.cappef.com che propone di salire alla Sella di Ciamporino per una bella camminata che ci permetterà anche di dare un’occhiata ai nuovi impianti funiviari recentemente installati. Salendo verso San Domenico abbiamo modo di apprezzare il paesaggio imbiancato da questa precoce nevicata che nella notte è caduta alle quote più alte, creando uno spettacolare effetto sulla vegetazione anche se, guardando il calendario, siamo in autunno e le piante sono tuttora ornate dal fogliame con i suoi caldi colori. Un celebre proverbio meteorologico piemontese in merito alle nevicate precoci recita: ““Se a fioca s’la foja, l’invern a dà nen noja”… ovvero, se nevica sugli alberi ancora fogliati, il resto dell’inverno sarà poco freddo e nevoso. A San Domenico, dove sono stati realizzati importanti interventi migliorativi del comprensorio sciistico finalizzati alla valorizzazione della località, è ovvio che si augurino che questo detto venga clamorosamente smentito nei fatti: staremo a vedere. Parcheggiata l’auto, ci avviamo lungo la strada sterrata che sale a Ciamporino, in corrispondenza del ponte, si stacca sulla destra un sentiero che sale passando sotto i piloni della seggiovia che iniziamo a percorrere ma poco dopo, viste le condizioni del terreno, molto umido e scivoloso, io, Avio, Ezio e Gian Mario decidiamo di tornare sui nostri passi mentre Flavio, Nick e Carlo proseguono nel canalone. Superato il ponte, incrociamo la pista da sci che scende ripida in paese e la risaliamo sino a sbucare di nuovo sulla strada che, a seguito del passaggio dei mezzi di servizio e della temperatura che nel frattempo si è notevolmente rialzata, si va trasformando in un fangoso ruscello. Salendo il panorama si amplia mostrandoci le cime innevate che racchiudono la Val Cairasca.. Superata la stazione intermedia di Casa Rossa m. 1740 (h1,15) lo spessore del manto nevoso aumenta e arriva il momento di calzare le ciaspole.   Dopo aver scattato una innumerevole quantità di foto, raggiungiamo il rifugio m. 1936 (h0,45;2,00) dove ci riuniamo con gli altri e ci sorbiamo un corroborante caffè. La piana antistante l’arrivo della seggiovia è un cantiere in piena attività in cui fervono i lavori per ultimare le opere necessarie per iniziare alla grande l’imminente stagione sciistica. Terminato il breve momento di riposo, si riprende a “ lavorare ″ e ci immettiamo sulle tracce lasciate dal passaggio dei numerosi automezzi che, freneticamente, percorrono i pendii innevati dell’Alpe Ciamporino e saliamo in direzione della Sella di Ciamporino, dichiarata come la nostra meta di oggi. Gli amici procedono spediti mentre io arranco con il mio passo molto lento e, raggiunta la stazione di arrivo del primo tronco della seggiovia CF4 m. 2130 (h1,00;3,00) decido di ritenere conclusa la mia odierna ascesa. Crogiolandomi al sole, mentre attendo il ritorno dei miei compagni d’avventura, mi godo lo spettacolo che offre la stupenda conca innevata. Giunti alla Sella, i soci invertono velocemente la rotta e ci ritroviamo di nuovo per scendere alla ricerca di un angolino riparato in cui poter accomodarci per consumare il nostro pranzo. La discesa avviene seguendo il percorso dell’andata ed Ezio la velocizza utilizzando l’apposito attrezzo su cui poggia il suo nobile posteriore. Giunti ad una bellissima baita (h0,30;3,30), sostiamo per addentare i nostri panini e scattata la foto di gruppo, ricalcando le nostre orme, ci rimettiamo in cammino iniziando a scendere. L’elevata temperatura ha fatto sciogliere la neve del mattino ed i larici ci appaiono ora rivestiti solo dei loro ambrati colori che staccano sul manto bianco che ricopre il suolo. Velocemente ripercorriamo la via di salita ed in breve ci ritroviamo sul tratto terminale della pista che ci conduce nuovamente a San Domenico dove nel piazzale sono ordinatamente allineati i seggiolini che, trasportati in quota, andranno ad arricchire la dotazione degli impianti che renderanno la zona un importante punto di riferimento per le attività invernali in Ossola.

Per maggiori informazioni consultare il sito: http://www.sandomenicoski.com/