Valle Devero

Lago Nero m.1974

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:28-Giugno-2012                                                      

 Partenza da: Devero m.1631
 Dislivello totale: m. 343
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,30

Come arrivarci: L’Alpe Devero si raggiunge seguendo l’autostrada A26 sino a Gravellona Toce. Quindi si procede seguendo la statale del Sempione, passando Domodossola, sino all’uscita per Crodo. Usciti dalla statale seguire le indicazioni per Baceno/Val Formazza , raggiunto Baceno  si prende a sinistra la strada comunale e si prosegue fino a raggiungere il parcheggio di Devero ( € 5 ).
 

Sono oramai molti anni che saliamo all’Alpe Devero nella stagione invernale, quando le sue praterie sono ricoperte da una spessa coltre di neve ed essendo il Devero definito per antonomasia: “ l’alpe fiorita ” ci attira l’idea di rivisitarlo anche in questa stagione, quando le fioriture sono nel pieno del loro splendore. L’occasione ci viene data dalla richiesta fattaci dall’amico Luciano che manifesta il suo interesse per rivedere un ambiente che ha lasciato in lui un ottimo ricordo, ricordo legato ad una visita avvenuta quasi trenta anni fa. Accogliendo la sua richiesta, ci decidiamo a salire nella stagione dei fiori e così ci ritroviamo di nuovo insieme per questa ulteriore camminata. Arrivati al parcheggio, già Luciano rimane stupito dalle opere realizzate e mai avrebbe pensato di trovare luoghi di sosta al coperto, ma le sorprese non finiscono qui, raggiungiamo la località Ai Ponti, da cui si entra nella piana, e siamo accolti da una vera esplosione di colori che giustificano ampiamente l’appellativo attribuito all’alpe. Dopo un primo momento di  stupore, ci incamminiamo verso l’estremità occidentale della piana arrivando in breve alla simpatica frazione di Piedimonte; superiamo il ponte sul Rio Buscagna e ci alziamo gradatamente nel bosco seguendo il ben marcato sentiero che risale lentamente nel bellissimo bosco di larici, dove questi si diradano, si attraversa un piccolo ponte ed in breve raggiungiamo gli aperti pascoli dell’Alpe Misanco m. 1907 (h1,00), grande alpeggio ben ristrutturato con stalle, cantine del formaggio e alloggio per il pastore. Superiamo l’alpe e risaliamo, mantenendoci sulla destra, il costone che ci immette nella valletta dove a quota m. 1990 ca. incontriamo le indicazioni per il Lago Nero. La zona, ricoperta da fitti cespugli di rododendri, si presenta selvaggia e di particolare bellezza e, quasi nascosto fra larici ed abeti, ci appare il piccolo lago con le sue scure rocce che hanno dato il nome allo specchio lacuale, nelle cui acque si specchiano i Picchi del Boccareccio e dell’Helsenhorn e le appuntite guglie del Cornera (h0,30;1,30). Effettuiamo il periplo del lago e ci dirigiamo verso la radura erbosa che caratterizza i Piani di Buscagna in cui scorre calmo l’omonimo Rio. Da questo punto di osservazione, la percezione dell’immenso è reale e lo sguardo si perde in direzione dell’Alpe Buscagna Superiore m. 1967 e della Scatta d’Orogna, ci dirigiamo a sinistra e risaliamo lungamente le sponde del rio, gonfio di acqua che scende dai picchi sovrastanti ancora ricoperti dalla neve che va lentamente sciogliendosi, fino a che troviamo un punto in cui ci è data la possibilità di attraversarlo. Incontriamo il sentiero che sale in direzione del Passo di Valtendra e piegando a destra, attraversiamo la zona di torbiera sino a raggiungere l’isolata baita dell’Alpe Buscagna Superiore m. 1967 (h0,45;2,15). La visione dell’immensa distesa di verde ci richiama alla mente l’ultima immagine invernale che riproponiamo per i debiti paragoni. In questo idilliaco scenario effettuiamo la sosta pranzo e dopo una lunga rilassante fermata, prima di rimetterci in cammino scattiamo la foto ricordo. Ricaricati gli zaini, ci immettiamo sul sentiero contrassegnato dai colori del G.T.A. e volgendo a sinistra, seguiamo per un lungo tratto la sinistra idrografica del Rio Buscagna che scorre pigramente nella verde distesa prima di precipitarsi a valle in direzione della Piana del Devero. Raggiunto l’Alpe Buscagna Inferiore m. 1950 (h0,15;2,30), ci indirizziamo in discesa lungo il sentiero, e caliamo al Devero giungendo in località Piedimonte (h1,00;3,30). Ritorniamo verso l’ingresso all’alpe e, prima di lasciare la piana, lanciamo un ultimo sguardo alla sempre fantastica piana sovrastata dalla punta della Rossa. Ritornando all’auto incontriamo Walter e Giovanni del CAI Sesto intenti ad eseguire opere di manutenzione alla struttura del loro rifugio, dopo aver visitato i locali e scambiato quattro chiacchiere, salutiamo gli  amici e raggiungiamo di nuovo il parcheggio. Al termine della escursione, ci complimentiamo a vicenda soddisfatti ed appagati dalla bella giornata e dalla scelta dell’itinerario che ci ha permesso di ritornare al Devero in una stagione per noi inusuale ma che offre l’opportunità di godere di panorami e visioni ineguagliabili.