Val Vigezzo

 Monte Ziccher m. 1967

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:28-Dicembre-2011                                                      

 Partenza da: Blitz m. 1270
 Dislivello totale: m. 697
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera-Valle Vigezzo. Risalire la SS 337 sino a che, superata Santa Maria Maggiore, alla rotonda si devia a sinistra per Craveggia, seguendo poi le indicazioni per La Vasca-Blitz.

 

Al termine della strada lasciamo l’auto nella piccola area adibita a parcheggio, sulla sinistra cartelli indicatori riportano le indicazioni per i vari itinerari, noi siamo diretti al Monte Ziccher e quindi ci incamminiamo lungo il sentiero contrassegnato come M37. In questa giornata, che si presenta soleggiata e limpida, siamo in molti ad effettuare questa escursione terapeutica  avente lo scopo di: “ far passare il  panettone per far posto al cotechino ”. La zona si presenta completamente priva di neve per cui lasciamo in auto le ciaspole, che ci eravamo portati appresso, e iniziamo a risalire il sentiero che superato un ponte inizia a salire penetrando in un bel bosco di faggi. In breve raggiungiamo l’Alpe Blitz m. 1282 (h0,15) dove sorge l’omonimo Oratorio. Continuiamo nella nostra salita ed in breve la vista si apre mostrandoci un panorama di tutto rispetto che spazia su tutte le montagne che racchiudono “ la Valle dei pittori ” a cui fa da sfondo l’immancabile imponente Monte Rosa, mentre il Gridone ed il Limidario sembrano tenderci la mano tanto sono vicini. Proseguiamo sul soleggiato costone e raggiungiamo il cospicuo nucleo di Pragrande m. 1380 (0,15:0,30), successivamente entriamo nel fitto bosco di conifere e risaliamo un ripido tratto al termine del quale raggiungiamo la radura dell’alpe Oro m. 1560(h0,10:0,40) su cui sorge una solitaria baita. Continuiamo nel bosco sino a che Gian Mario, la nostra guida odierna, abbandona il sentiero per piegare a destra e risalire il ripido tratto che ci porta a percorrere il crinale da cui a più riprese ammiriamo il panorama che in questa tersa giornata si concede  ai nostri occhi. Al termine della vegetazione, pieghiamo a sinistra e percorriamo il lungo tratto che ci porta a raggiungere il colletto che ci separa dall’attacco alla salita finale. La completa assenza di neve, ci permette di risalire le roccette che costituiscono il tratto finale e senza particolari difficoltà, in breve raggiungiamo la croce di vetta (h1,35;2,15). Ci incontriamo con Sergio, Primo, Danilo e Loredana del CAI di Bollate e con loro scattiamo una foto di gruppo. Data la giornata particolarmente calda e priva di ogni brezza, ci soffermiamo a lungo per gustarci il meraviglioso scenario a 360°  che da quassù c’è la possibilità di vedere. Sotto di noi, armonicamente inserito nell’ambiente circostante, identifichiamo la stupenda Alpe Caneto e poco discosta, la dorsale dell’Alpe Cortascio, la Forcoletta, il Pizzo Ruscada e più lontani ancora Locarno ed il Lago Maggiore. Circondati da una infinita catena di monti, i cui contorni ben si delineano contro il cielo blu, non vorremmo abbandonare la cima ma il tempo passa inesorabilmente e a malincuore abbandoniamo questo privilegiato punto di osservazione ed iniziamo a scendere ripercorrendo a ritroso il percorso di salita. Con attenzione superiamo le roccette e ci ritroviamo sui pratoni che scendiamo in direttissima per rientrare nella vegetazione dove ritroviamo il sentiero estivo che seguiamo ripassando dal punto in cui lo avevamo abbandonato in salita. Dopo una sosta per un breve riposino ed una ulteriore foto, percorriamo l’ultimo tratto di sentiero che ci riporta di nuovo all’Alpe Oro e successivamente all’Alpe Blitz, dove illuminato dal sole abbiamo modo di ammirare il suo Oratorio dedicato alla Sacra Famiglia. Lanciato un ultimo sguardo alla zona ancora invasa dal sole, scendiamo sulla strada ed in breve raggiungiamo di nuovo il parcheggio (h1,45;4,00). Soddisfatti per la bellissima giornata trascorsa in un ambiente che ci ha offerto ampi spazi e, date le condizioni della giornata, panorami  mozzafiato, rientriamo felici e contenti verso casa consapevoli di aver assolto al compito che ci eravamo prefisso e quindi…avanti con il cotechino.

Con questa escursione siamo giunti al termine della stagione 2011 ed apprestandoci ad affrontare al meglio il 2012, approfittiamo dell’occasione per augurare a tutti: un Prospero e Felice Anno Nuovo.