Val Sesia

Cima Turio m. 1550

Partecipanti:
 Gita effettuata in data: 19-Gennaio-2011                                                      

 Partenza da: Fobello/Belvedere. m 1200
 Dislivello totale: m. 547
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 2,00

Come arrivarci: Con l’autostrada A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme. Quindi SS299 per Varallo - Alagna. Giunti alla seconda uscita della tangenziale di Varallo Sesia seguire a destra le indicazioni per Fobello/Cervatto. Risalita interamente la Val Mastallone, si arriva a Fobello ( 18 km. ). Superando il paese, e lasciando sulla sinistra il ponte con la strada per Cervatto, si prosegue ancora per un paio di km ed al primo bivio sulla destra si segue la strada che in decisa salita conduce alla frazione Belvedere.

Raggiungiamo la località Belvedere, una delle trenta frazioni che compongono il comune di Fobello: un'antica leggenda narra che l'origine del nome Fobello, (in dialetto Fo Bel) deriva da un imponente faggio che si trovava nei pressi del paese, mentre il nucleo di Fobello risale alla prima metà del 1300 allorchè  gli stanziamenti estivi dei pastori che inalpavano in alta Val Mastallone divennero permanenti. Da oggi alla compagnia si è unito anche Carlo che, possedendo tutti i requisiti necessari ( libretto di pensione ), ha chiesto ed ottenuto di entrare a far parte della società. Dopo una attenta verifica della situazione, il nostro presidente Flavio ( www.cappef.com ) ha dato il benvenuto al nuovo arrivato dichiarandolo ufficialmente iscritto alla SPA che da ora annovera tra le sue fila un nuovo componente. Parcheggiata l’auto al termine della carrozzabile, saliamo ad attraversare l’abitato e una precoce primula ci fa rendere conto di quanto sia particolarmente mite il clima in questa località. Lasciato a sinistra il sentiero che si dirige verso la frazione Ronco, seguendo il percorso segnalato con il simbolo “ GTA ”, risaliamo il pendio e raggiungiamo l’Alpe Res m. 1419 (h0,35) posizionato su una larga e soleggiata sella, nel crinale che divide la Val Mastallone dal vallone del Landwasser. Tenendoci sul versante di Fobello, proseguiamo sino alla località Carghetta m. 1521 dove constatiamo che la neve presente, ricopre ancora abbondantemente i ripidi pendii che discendono dal Monte Tracciora; inizialmente nostra meta odierna. Per non incorrere in pericoli, cerchiamo di risalire lungo la linea di cresta ma arrivati in prossimità di alcune roccette, il passaggio è reso difficoltoso dalla presenza del ghiaccio per cui ritorniamo al punto da cui siamo partiti e ci incamminiamo lungo il sentiero estivo che, tagliando a mezzacosta il fianco della montagna, continua in moderata salita. Raggiunta la diruta alpe di Oro Giordano m. 1515 caratterizzata dalla sua cappelletta, ci rendiamo conto che procedere oltre sarebbe rischioso in quanto, la temperatura si è nel frattempo notevolmente alzata, e potrebbero verificarsi degli slavinamenti. Nessuno fa obiezione al parere di Flavio, che propone di tornare sui nostri passi, e velocemente raggiungiamo di nuovo la località Carghetta da cui saliamo alla sovrastante Cima Turio. Mentre sostiamo per ammirare il paesaggio e scattare l’usuale foto di gruppo, abbiamo il tempo di osservare una piccola slavina che, staccandosi dal costone, scende fino ad ostruire il sentiero che avremmo dovuto percorrere. Ci congratuliamo per la scelta effettuata e appagati scendiamo all’Alpe Res per far riposare le ciaspole e consumare il nostro spuntino, reso ancora più gustoso dal tepore di un caldo sole primaverile. Al termine del rifornimento riprendiamo la discesa e, dopo un’ultima foto alla chiesetta dell’alpe, rientriamo alla frazione Belvedere dove recuperiamo l’auto. Vista l’ora, decidiamo di raggiungere la località Costa e di far visita a Ennio e Maria da noi conosciuti nel 2008 in occasione della nostra salita alla Sella del Pizzo Nona, con conseguente passaggio dal Monte Tracciora; percorso molto bello, suggeritoci appunto da Ennio. Piacevolmente sorpresi dalla nostra presenza, ci accolgono con la cordialità tipica della gente di montagna e subito ci fanno accomodare presentandoci i figli Giuseppe ed Enzo che, con l’amico Enrico sono oggi in loro compagnia. In un battibaleno, sulla tavola compaiono squisiti formaggi e salumi di produzione propria, vino, caffé e ogni altro genere di conforto. Scambiando le solite affabili quattro chiacchiere, scopriamo che Enzo fa l’allevatore e risiede a Crodo e che Enrico è il gestore del “ Ristorante Pizzeria Campagna ” di Verampio, essendo luoghi dai quali transitiamo spesso, ci ripromettiamo di andarli a trovare in un prossimo futuro. Il tempo trascorre veloce e a malincuore lasciamo la magnifica compagnia che ringraziamo per l’ospitalità ed il trattamento che ci hanno riservato, e ci apprestiamo a far rientro a casa al termine di una giornata che, pur non permettendoci di raggiungere la meta prefissata, ci ha permesso di trascorrere una giornata in compagnia di persone veramente genuine che di questi tempi è sempre più raro incontrare e che, come si diceva una volta, ti accolgono con il cuore in mano, simpatiche persone che ricorderemo sempre con affetto.

Zona molto bella e ricca di testimonianze storiche che vale veramente la pena di visitare.