Valle Devero

La Traccia Bianca

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:27-Febbraio-2011                                                      

 Partenza da: Devero m. 1631
 Dislivello totale: m. 229
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 2,30

Come arrivarci: L’Alpe Devero si raggiunge seguendo l’autostrada A26 sino a Gravellona Toce. Quindi si procede seguendo la Statale del Sempione, passando Domodossola, sino all’uscita per Crodo. Usciti dalla statale seguire le indicazioni per Baceno/Val Formazza, raggiunto Baceno  si prende a sinistra la strada comunale raggiungendo il parcheggio di Devero.

La Traccia Bianca, la ciaspolata che si tiene al Devero, è oramai diventato un appuntamento annuale e, anche se a noi non piacciono molto i luoghi affollati, è una delle poche manifestazioni di massa a cui partecipiamo con piacere. Anche in occasione di questa 7^ edizione Flavio ( www.cappef.com ), raccogliendo un nutrito numero di persone che hanno aderito al suo invito, ha organizzato il «gruppo Cappef» per prendere parte alla manifestazione il cui solo nome: “ La Traccia Bianca ” risulta essere di grande fascino richiamando alla mente imprese artiche che si potranno concretamente vivere, camminando con le racchette da neve, lungo il percorso che si sviluppa nel Parco Naturale dell’Alpe Devero. Per un giorno i silenzi del parco saranno interrotti dal vociare dei circa 1300 partecipanti che, chi di corsa, chi di buon passo e chi al ritmo di una tranquilla camminata, si cimenteranno in questa kermesse; competitiva per coloro che hanno velleità sportive, ed in una gioiosa camminata collettiva,   che si tramuta in una vera e propria festa sulla neve per grandi, piccini e famiglie. Anche per coloro che hanno poca dimestichezza con il terreno innevato, è questa l’occasione per ri/scoprire le racchette da neve e renderle protagoniste della giornata. Per i partecipanti è un fenomeno inconsueto che permette, almeno per un giorno, di fare un passo indietro ritornando al passato, ai tempi in cui le racchette da neve servivano per muoversi lungo gli innevati sentieri per procacciarsi anche il minimo per il sostentamento del nucleo familiare, e alle tradizioni oramai cadute nell’oblio. Dopo la partecipazione all’edizione del 2010, alla quale eravamo intervenuti più per l’amicizia che ci lega a Flavio che per convinzione ci ripresentiamo, questa volta assolutamente consapevoli e con rinnovato entusiasmo, ai nastri di partenza anche in occasione  di questa edizione. Quando arriviamo, ci rechiamo subito al vecchio albergo Cervandone per il ritiro dei nostri pettorali; spostandoci poi nella piana cominciano gli incontri con gli amici, incontriamo Luana e Simone, Davide e Giorgia, Ezio, Maria e tanti altri che ci risulta difficoltoso citare ad uno a uno. Arrivano anche personaggi in costume fra cui i Puffi Blu ed il caratteristico Gruppo Costumi di Varzo rappresentato molto simpaticamente da Luigi, Luisa, Piera e Simona. Per l’occasione le immagini sono indubbiamente molto più espressive delle parole, per cui demandiamo all’album fotografico il compito di illustrare gli aspetti più suggestivi, caratteristici e divertenti di questa domenica di festa, di sport e di allegria che ha coinvolto migliaia di persone confermando positivamente l'andamento delle ultime edizioni. In attesa della partenza, che è stata data alle ore 10,30, il clima festoso, di una giornata che si è rivelata meno peggio del previsto, ha subito riscaldato l’atmosfera invernale. La giornata, se pur lontana dai nostri usuali modi di andar per monti, si è in ogni caso svolta in modo molto divertente ed è stata l’occasione per intrattenere rapporti con molti altri partecipanti che hanno voluto vivere per una volta la montagna in modo chiassoso e colorato. Al termine della manifestazione, dopo la tradizionale foto di gruppo, ritorniamo verso casa appagati dalla giornata trascorsa. Salutandoci ci congediamo dagli amici e dalla goliardica comitiva con l’intendimento di ritornare, già dalla settimana prossima, a percorre i nostri amati monti in compagnia dei soliti soci della SPA a conferma del detto: “ poca brigata vita beata ”.