Val Verzasca

Sassariente m. 1767

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:11-Maggio-2011                                                      

 Partenza da: Monti di Motti m. 1062
 Dislivello totale: m. 720
 Difficoltà: E/EE
 Effettivo cammino h: 3,15

Come arrivarci: La località Monti di Motta si raggiunge risalendo da Cugnasco, nel piano di Magadino, una tortuosa e stretta strada asfaltata e a tratti senza protezioni, che in circa dieci Km. conduce al piazzale sterrato adibito a parcheggio.

Per l'uscita di oggi, abbiamo incaricato Flavio www.cappef.com di organizzare una gita facile ma interessante e panoramica, coinvolgente, sicura, per pensionati e, magari con un pizzico di adrenalina con cima o vetta incorporata. Dimostrandosi, come sempre, molto  disponibile nei nostri confronti ha pensato di condurci al Sassariente che, a suo dire, possiede  buona parte delle caratteristiche richieste dal “ capitolato di commissione ” e in grado di soddisfare le aspettative di noi tutti. Arrivati al parcheggio, subito ci rendiamo conto che la scelta dell’itinerario è veramente all’altezza di quanto richiesto, un grazioso laghetto ci accoglie con le sue placide acque in cui si specchiano i monti circostanti. Ordinati cartelli segnavie indicano le varie località raggiungibili, noi ci avviamo lungo la strada asfaltata che penetra in uno stupendo bosco di faggi e, dove termina l’asfalto (h0,10), sulla sinistra prende avvio il viottolo per il Sassariente. Il sentiero penetra nella faggeta e gradualmente  la risale giungendo all’Alpe Golasecca (h0,20;0,30) da cui, compiendo una lunga diagonale sulla sinistra, proseguiamo nell’ombrosa faggeta che, data la giornata particolarmente calda, ci permette di camminare per un lungo tratto al fresco. Risalita interamente la faggeta, raggiungiamo le baite dell’Alpe di Foppiana (h0,30;1,00), il sentiero prosegue ora sulla destra, ai faggi si sostituiscono le conifere che ricoprono la ripida costa in cui scorre il sentiero. La salita si fa ora più faticosa e percorriamo lentamente i vari tornanti che ci portano a raggiungere la costa, contraddistinta da un lungo e scalinato muro a secco, che divide il Piano di Magadino dalla Val della Porta. Attraversiamo il muretto e davanti a noi appare la parete sommitale del Sassariente sui cui svetta l’imponente croce che ne contraddistingue inequivocabilmente la vetta. Procediamo lungo il sentiero che, perdendo leggermente quota, raggiunge la palina segnaletica riportante le indicazioni per i Monti della Gana (h0,45;1,45), svoltando a destra ci portiamo ai piedi della parete rocciosa. Numerose passerelle in legno e corde fisse, molto ben posizionate, aiutano a superare i vari risalti di roccia che ci separano dalla cima. All’uscita dall’ultimo canalino, giungiamo alla croce da cui si gode un pregevole panorama (h0,15;2,00). Dalla cima il Piano di Magadino, il Lago Maggiore ed il Pizzo Vogorno, offrono una suggestiva visione. Tra gli altri escursionisti che sono in vetta a gustarsi il magnifico paesaggio, conosciamo Donato che gentilmente si presta a scattarci la foto ricordo. Al termine del periodo di contemplazione, iniziamo a scendere e, per la stessa via, scendiamo le varie scale e, ritornati alla sella ci infiliamo nuovamente nel bosco che discendiamo velocemente fino a raggiungere l’Alpe Gana (h0,45;2,45) dove effettuiamo la pausa pranzo. L’alpeggio, ordinato e ben curato, è posto in posizione molto panoramica sulla parte terminale del Lago Maggiore e sull’abitato di Locarno. Al termine del lauto pranzo, ci ricarichiamo sulle spalle i nostri zaini e scendiamo alla sottostante baita, dove ci accoglie una vistosa e caratteristica scultura. Abbandoniamo l’alpe e ci incamminiamo lungo l’invitante sentiero che, ripulito di recente dall’abbondante fogliame che lo ricopriva, discende nella faggeta ed in breve tempo ci ritroviamo a sbucare sulla strada asfaltata percorsa al mattino. Siamo oramai giunti di nuovo al punto da cui aveva preso avvio la nostra camminata odierna, non ci restano che pochi passi per arrivare allOsteria Grotto Monti Motta (h0,30;3,15) gestita da Giorgio e Chiara che con cordialità e simpatia, accolgono i numerosi avventori. Consumata una sana e ristoratrice bibita rinfrescante, ci apprestiamo a ritornare verso casa al termine di una giornata veramente speciale che ci ha soddisfatto mantenendo appieno le  premesse, di questo dobbiamo essere grati a Flavio ( un nome, una garanzia )  a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti per l’impegno profuso nella scelta e conduzione della gita.