Valsesia

Valle di Otro m.

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:19-Febbraio-2011                                                      

 Partenza da: Alagna m. 1191
 Dislivello totale: m. 450
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 2,45

Come arrivarci: Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia/Ghemme. Da qui si prosegue lungo la Statale 229 della Valsesia seguendo per Varallo e  Alagna Valsesia.

Ogni escursionista ha un luogo in una valle o una montagna, non importa se grande o piccola, famosa o ignota ai più, cui è affezionato e dove ama tornare per trovare l’atmosfera degli anni della scoperta del piacere di andare in montagna. Quel luogo dell’anima è per noi la Valle di Otro e oggi abbiamo deciso di farlo conoscere anche  agli amici Antonietta e Gildo. Raggiungiamo Alagna e, parcheggiata l’auto all’inizio del paese, ci dirigiamo verso la deviazione da cui inizia l’itinerario che si sviluppa lungo la salita d’Otro. Risaliamo il sentiero che si inerpica lungo il pendio di origine glaciale ed in breve raggiungiamo la località “allo specchio″ (h0,20) da cui si gode di una suggestiva visione su Alagna inondata dal sole. Entrati nel bosco di conifere, raggiungiamo la deviazione che ci indirizza sulla destra, superiamo una cappelletta(h0,30;0,50)  e continuiamo a risalire il ripido sentiero. Dopo numerosi zig zag, un chiarore tra gli alberi attrae lo sguardo e si intuisce di essere oramai prossimi alla meta. Percorsa una diagonale verso sinistra ed in leggera pendenza, il sentiero raggiunge il pianoro su cui sorge il villaggio di Follu  m 1664 (h0,20;1,10). Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è impagabile e lascia letteralmente senza fiato, un imponente panorama fa da sfondo alle eleganti e slanciate baite, circondate dai loggiati anticamente usati per far seccare il fieno su cui gravano, con tutto il loro peso, i grandi e pesanti tetti in pietra. Le baite, armonicamente inserite nell’ambiente, sono un vero trionfo del legno che sapientemente trattato e lavorato, resiste nei secoli a testimoniare l’origine Walser. Il colore scuro delle costruzioni è in forte contrasto con il candore della neve che abbondante ricopre tutto il comprensorio. Una catena montuosa, ai cui piedi sono disseminate le innumerevoli frazioni che nel loro insieme costituiscono la splendida area di Otro. Riportiamo presso la bellissima chiesetta di Follu, edificata nel 1659 e dedicata alla Madonna della Neve, sullo sfondo si delinea l’inconfondibile profilo del Corno Bianco. Completamente avvolti da un magnifico paesaggio ammantato di neve, proseguiamo il cammino, sino a raggiungere il Dorf, che conserva ancora l’antica fontana e Scarpia m 1726 (h.0,20-1,30) con il forno del pane datato 1718. La giornata è semplicemente superba, la neve sui tetti e il silenzio dominante, accentua il fascino delle scure case che spiccano contro un cielo cristallino. Per goderci appieno di questo spettacolo della natura, decidiamo di non procedere sino a Pianmisura e con tutta calma e tranquillità, visitiamo la frazione di Scarpia sul cui sfondo troneggia la parete nord del Monte Tagliaferro. Ci accomodiamo su una panchina davanti ad una baita per consumare il pranzo e, scattata la foto ricordo, a malinquore ci rimettiamo in cammino. Ritorniamo a Follu dove, approfittando della giornata super, scattiamo innumerevoli altre foto per poi dare un ultimo sguardo al sempre bellissimo panorama prima di rituffarci nel bosco e percorrendo a ritroso il percorso fatto all’andata, ci ritroviamo nuovamente al punto da cui eravamo partiti. Anche oggi termina una bellissima giornata trascorsa in ottima compagnia e in un ambiente magnifico.