Valle Formazza

Lago Superiore m. 2254

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:18-Ottobre-2011                                                      

 Partenza da: Fondovalle m. 1220
 Dislivello totale: m. 1034
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,15

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Crodo, si prosegue sulla SS 659 delle valli Antigorio e Formazza, dirigendo verso Baceno. Giunti a Baceno, al bivio in centro paese, si tralascia la deviazione a sinistra che porta al Devero e si prosegue a destra verso Premia e la Val Formazza sino a raggiungere la frazione di Fondovalle, situata subito dopo l’uscita della nuova galleria.

Raggiunto il parcheggio nei pressi del Campeggio Pineta, un veloce sguardo ai prati circostanti, subito ci fà capire che la mattinata si presenta sul freddino, pertanto acceleriamo i preparativi e subito ci dirigiamo verso il centro dell’abitato di Fondovalle seguendo le indicazioni per Bosco Gurin, la nostra meta non è menzionata. Usciti dalle case, attraversiamo i prati e prendiamo la mulattiera che supera una presa dell’acquedotto e comincia a salire inerpicandosi in un bel bosco di conifere. Il sentiero si sviluppa sul versante orientale della valle ed in questa stagione, purtroppo, il sole non riesce a superare le imponenti bastionate che ci sovrastano e pertanto la nostra salita avviene completamente in ombra. Percorso un buon tratto di sentiero, raggiungiamo quel che resta dell’Alpe Stavello m. 1594 (h0,45), e continuiamo sempre in ripida salita; agli abeti si sostituiscono i larici e la visuale si allarga sulle montagne circostanti che, illuminate dal sole, assistono beffarde alla nostra progressione. Nonostante la scarsa luce, il paesaggio che ci circonda è comunque di tutto rispetto ed i larici, in un caleidoscopio di colori, stanno completando la loro metamorfosi. Risalito completamente il bosco, sbuchiamo sul pianoro m. 1986 (h0,55;1,40) da cui, sulla destra,  si stacca il sentiero che attraversa il Rio Ribo per dirigersi verso Bosco Gurin attraverso la Guriner Furka o Passo di Bosco e l’Alpe Foglia. Tralasciamo la deviazione e continuiamo a salire in direzione dell’evidente canalone che si para davanti a noi e alla cui sommità si trova il lago da cui scende la cascata visibile sulla nostra destra. Oltrepassati i magri pascoli, ci ritroviamo alla base del ripidissimo canale (h0,20;2,00) composto da numerosi ed infidi sfasciumi che richiedono molta attenzione nel posare il piede. Giunti quasi al vertice del canalone il sentiero piega decisamente a destra e,  sfiorando le rocce in un tratto leggermente esposto, risaliamo l’ultimo breve tratto che ci porta a raggiungere la conca in cui è adagiato il Lago Superiore (h0,30;2,30). Nonostante il sole non sia ancora arrivato ad illuminare il bacino, il lago ci appare in tutta la sua straordinaria bellezza, circondato da una corona di monti in cui spiccano per il loro aspetto imponente il Pizzo Biela, il Monte Giove, l’Arbola e via via fino al Leone. Ci portiamo in posizione rialzata, andando ad incontrare il sole e, nell’attesa che arrivi ad illuminare le acque dello splendido specchio d'acqua, ci accomodiamo per gustarci lo spettacolo ed anche qualche panino. Verso mezzogiorno, il sole inizia ad illuminare la zona e, molto lentamente, come se si aprisse un sipario, ci mostra la meraviglia fino ad ora tenuta gelosamente nascosta. La soddisfazione è grande e le nostre fotocamere si surriscaldano per poter immortalare un così magico momento; Claudio e Flavio (www.cappef.com ) fanno man bassa di immagini mentre Carlo ed Avio si rilassano al sole. Giriamo intorno al lago per riprenderlo da ogni angolazione e per cogliere ogni sua sfumatura, poi scattiamo la foto di gruppo a ricordo di questa super giornata e ci avviamo in discesa a ripercorrere il cammino fatto all’andata. La discesa nel canalino, si presenta molto più difficoltosa della salita e il traverso va percorso con particolare cautela facendo attenzione al terreno molto ripido e gelato, superato il punto più difficoltoso, discendiamo gli ultimi sfasciumi e siamo di nuovo sul pianoro che nel frattempo si è  illuminato. Il bosco, che in salita ci era apparso in penombra, è ora  luminoso ed il sole ha acceso i numerosi larici presenti che hanno assunto una straordinaria colorazione ambrata, lo spettacolo offertoci dalla natura è a dir poco entusiasmante e non finiamo di manifestare la nostra ammirazione. Foto dopo foto, scendiamo allegramente e, quasi senza accorgercene, siamo oramai di nuovo in vista del paese di Fondovalle (h1,30;4,00) dove, recuperata l’auto, iniziamo il ritorno verso casa al termine di una giornata splendida che ci ha portato a visitare uno dei più bei laghi naturali della Val Formazza. Sulla via del rientro, con ancora negli occhi la favolosa visione del Lago Superiore, già si fanno i programmi per la prossima uscita che, se verranno confermate le negative previsioni meteo, potrebbe anche essere mangereccia.