Sempione

Galehorn m. 2797

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:5-Ottobre-2011                                                      

 Partenza da: Engiloch m. 1769
 Dislivello totale: m. 1028
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 5,00

Come arrivarci: Si percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi si procede lungo la SS 33 del Sempione sino a Iselle. Si superare il Confine di Stato a Gondo e si prosegue verso il Passo del Sempione. Superato il luminoso nucleo di Simplon Dorf, si trova la piccola frazione di Engiloch dove si parcheggia in un parcheggio sulla sinistra?

Dopo un periodo di assenza, eccoci di nuovo riuniti per riprendere le vecchie e sane abitudini che ci portano a percorrere i sentieri delle nostre stupende vallate e zone limitrofe. Ci ritroviamo con Flavio (www.Cappef.com.), e con gli altri soci della S.P.A, nell’ormai abituale luogo di appuntamento e partiamo in direzione di Engiloch. Dal parcheggio già individuiamo la nostra meta, terminati i preparativi, scendiamo e ci incamminiamo lungo la stradina asfaltata che ci porta a raggiungere i pascoli di Chlusmatte ed i suoi ben tenuti casolari. Superati i casolari, ci indirizziamo verso la dorsale di WysseBode che iniziamo a risalire in direzione della bella ed evidente cascata che scende dal pianoro sovrastante. Una frizzante aria mattutina e la zona ancora in ombra, inducono i più freddolosi a “ tenere al caldo le idee ², in continua salita raggiungiamo il pianoro di Wyssebode (h0,40). Sulla sinistra della cascata, creata artificialmente come scolatoio dei laghi di Sirwortesee dopo la disastrosa alluvione del 93, agevolati da alcuni scalini infissi nella roccia, risaliamo la ripida fascia rocciosa in cui sono inserite anche alcune corde fisse, e ci ritroviamo letteralmente immersi in una area costellata da detriti provenienti dai laghi sovrastanti. Decidiamo di non salire ai laghi e ci dirigiamo sulla destra continuando a seguire l’evidente sentiero che ci porta a raggiungere il lago occidentale m. 2437 (h1,00;1,40)originariamente di dimensioni inferiori rispetto a quello ora scomparso. Continuiamo nel nostro cammino e raggiungiamo il lago senza nome a quota m. 2583, superati diversi laghetti di fusione, raggiungiamo l’ometto di sassi che sta ad indicare il passo di Sirwoltesattel m 2621 da cui osserviamo anche il versante che scende verso Briga. Dal colle saliamo decisamente sulla destra e con lunga diagonale verso sinistra, guadagniamo la costola in cui individuiamo il piccolo sentiero che sale a raggiungere la smisurata spianata di detriti che costituisce la piatta vetta del Galehorn m. 2797 (h1,00;2,40) su cui sorge un gigantesco ed antiestetico ripetitore. Osservando il pianoro sassoso, mi sembra di vedere degli astronauti sbarcati sulla superficie lunare, invece sono gli amici che si muovono in ogni direzione per non perdersi il panorama che si gode dalla cima. Lo sguardo spazia dall’Oberland Bernese a tutte le montagne del Sempione mentre in lontananza si staglia magnifica l’appuntita sagoma del Bietschhorn, ai più vicini Terrarossa e Rebbio, senza trascurare il Leone e la caratteristica  lingua del ghiacciao dell’Aletsch. La giornata è da incorniciare; non si vede una nuvola e la temperatura è quasi estiva tanto che, dopo la foto di gruppo, ci accomodiamo per il pranzo stando semplicemente in maglietta. Ammirato tutto ciò che c’era da ammirare ci apprestiamo a far ritorno e, dopo qualche “ titubanza ², decidiamo di ripercorre a ritroso l’itinerario di salita. La scelta,indovinata, ci permette di rivedere i laghi visti al mattino, che nel frattempo hanno assunto colorazioni che vanno da un verde smeraldo, delle piccole pozze, a diverse tonalità di azzurro, sino all’intensa colorazione blu cobalto del lago grande in cui si specchia un suggestivo ultimo raggio di sole. Come variante di discesa, ci dirigiamo verso ciò che resta del lago orientale di Sirvolte m.2420, ridotto a poco più di una modesta pozza limacciosa e da qui scendiamo lungo il pendio detritico sino a ritornare sul sentiero percorso al mattino da cui ritorniamo al pianoro di Wyssbode. Il sole illumina tutta la valle e la luce autunnale brilla di una indescrivibile ricchezza di toni e colori ed i larici riportano nei colori il primo presagio d’autunno. Con queste stupende visioni, ripercorriamo l’ultimo tratto di strada che ci riporta all’auto al termine di una stupenda camminata che ha avuto come coreografia un suggestivo panorama dai colori autunnali (h2,20;5,00).