Come arrivarci:
Si percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi
si procede lungo la SS 33 del Sempione sino a Iselle. Si
superare il Confine di Stato a Gondo e si prosegue verso
il Passo del Sempione. Superato il luminoso nucleo di
Simplon Dorf, si trova la piccola frazione di Engiloch
dove si parcheggia in un parcheggio sulla
sinistra?
Dopo
un periodo di assenza, eccoci di nuovo riuniti per
riprendere le vecchie e sane abitudini che ci portano a
percorrere i sentieri delle nostre stupende vallate e
zone limitrofe. Ci ritroviamo con Flavio (www.Cappef.com.),
e con gli
altri soci della S.P.A, nell’ormai abituale
luogo di appuntamento e partiamo in direzione di
Engiloch. Dal parcheggio già individuiamo
la nostra meta, terminati i preparativi,
scendiamo e ci incamminiamo lungo la stradina asfaltata
che ci porta a raggiungere i pascoli di Chlusmatte ed i
suoi ben tenuti casolari. Superati i casolari, ci
indirizziamo verso la dorsale di WysseBode che iniziamo
a risalire in direzione della
bella ed evidente cascata
che scende dal pianoro sovrastante. Una frizzante aria
mattutina e la zona ancora in ombra, inducono
i più freddolosi a “ tenere al caldo le idee
²,
in continua salita raggiungiamo il pianoro di Wyssebode
(h0,40). Sulla sinistra della cascata, creata
artificialmente come scolatoio dei laghi di Sirwortesee
dopo la disastrosa alluvione del 93, agevolati da alcuni
scalini infissi nella roccia, risaliamo la
ripida fascia rocciosa in cui sono inserite anche alcune
corde fisse, e ci ritroviamo letteralmente immersi in
una
area costellata da detriti provenienti dai
laghi sovrastanti. Decidiamo di non salire ai laghi e ci
dirigiamo sulla destra continuando a seguire l’evidente
sentiero che ci porta a raggiungere il
lago occidentale m. 2437 (h1,00;1,40)originariamente
di dimensioni inferiori rispetto a quello ora scomparso.
Continuiamo nel nostro cammino e raggiungiamo il
lago senza nome a quota m. 2583, superati
diversi laghetti di fusione, raggiungiamo l’ometto di
sassi che sta ad indicare il passo di Sirwoltesattel m
2621 da cui osserviamo anche il versante che scende
verso Briga. Dal colle saliamo decisamente sulla destra
e con lunga diagonale verso sinistra, guadagniamo la
costola in cui individuiamo il piccolo sentiero che sale
a raggiungere la smisurata spianata di detriti che
costituisce la piatta
vetta del Galehorn m. 2797 (h1,00;2,40)
su cui sorge un gigantesco ed antiestetico ripetitore.
Osservando il pianoro sassoso, mi sembra di
vedere degli
astronauti sbarcati sulla superficie lunare,
invece sono gli amici che si muovono in ogni direzione
per non perdersi il
panorama che si gode dalla cima. Lo sguardo
spazia dall’Oberland Bernese a tutte le montagne del
Sempione mentre in lontananza si staglia magnifica
l’appuntita sagoma del Bietschhorn, ai più
vicini
Terrarossa e Rebbio, senza trascurare il Leone
e la caratteristica
lingua del ghiacciao dell’Aletsch.
La giornata è da incorniciare; non si vede una nuvola e
la temperatura è quasi estiva tanto che, dopo la
foto di gruppo, ci accomodiamo per il pranzo
stando semplicemente in maglietta. Ammirato tutto ciò
che c’era da ammirare ci apprestiamo a far ritorno e,
dopo qualche “ titubanza
²,
decidiamo di ripercorre a ritroso l’itinerario di
salita. La scelta,indovinata, ci permette di rivedere i
laghi visti al mattino, che nel frattempo hanno assunto
colorazioni che vanno da un
verde smeraldo, delle piccole pozze, a
diverse tonalità di azzurro, sino all’intensa
colorazione blu cobalto del lago grande in
cui si specchia un suggestivo ultimo raggio di sole.
Come variante di discesa, ci dirigiamo verso ciò che
resta del
lago orientale di Sirvolte m.2420, ridotto a
poco più di una modesta pozza limacciosa e da qui
scendiamo lungo il pendio detritico sino a
ritornare sul sentiero percorso al mattino da cui
ritorniamo al pianoro di Wyssbode.
Il sole illumina tutta la valle e la luce
autunnale brilla di una indescrivibile ricchezza di toni
e colori ed i
larici riportano nei colori il primo presagio d’autunno.
Con queste stupende visioni, ripercorriamo l’ultimo
tratto di strada che ci riporta all’auto al termine di
una stupenda camminata che ha avuto come coreografia un
suggestivo panorama dai colori autunnali (h2,20;5,00).
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