Valsesia

Campertogno m. 815

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:26-Ottobre-2011                                                      

 Partenza da: Campertogno m. 815
 Dislivello totale:
 Difficoltà: Mangereccia
 Effettivo cammino h: poco

Come arrivarci: Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale 229 fino a Varallo: da qui la strada per  Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa i paesi di  Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode per giungere  dopo circa 23 Km a Campertogno.

Durante la nostra ultima salita all’Alpe Cascine, dove ci recammo per trovare l’amico Sergio, il pastore; gli avevamo promesso che saremmo andati un giorno a pranzo presso il ristorante gestito da sua moglie. Occorreva solo attendere il momento propizio, una settimana in cui la meteo non prometteva nulla di buono, per cui sarebbe stato meglio non muoversi per sentieri e dedicarsi ad altro. Osservando attentamente le previsioni meteo, veniamo a conoscenza che nella corrente settimana le condizioni per una escursione in montagna non sarebbero state delle migliori ed allora ecco  giunto il momento di mantenere fede alla promessa a suo tempo fatta a Sergio e a sua moglie Maura. Dopo un rapido consulto fra i soci della S.P.A. ( Società Pensionati Arzilli), si decide che la gita di mercoledì 26 sarà una gita enogastronomica ed avrà come meta il “ Ristorante del Teatro ², in quel di Campertogno, dove andremo per degustare i piatti tipici e genuini della Valsesia. Concordato con la Signora Maura la data  della riunione conviviale, ci ritroviamo al solito punto d’incontro e, saliti a bordo della “ Cappef mobile ²  partiamo tutti insieme per affrontare questa faticosa giornata. Dopo una visita a Campertogno: celebre soprattutto per le scuole di intaglio e scultura del legno, che contribuirono nel passato a dare vita alla grande tradizione dell’artigianato ligneo valsesiano, e all’imponente chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo. Raggiungiamo  il ristorante dove veniamo accolti con la consueta cordialità da Sergio e consorte e dopo i convenevoli di rito, ci accomodiamo tranquillamente nei posti a noi riservati. Per un giorno dimentichiamo gli scarponi, le valli, le salite, i sentieri scoscesi, i tratti esposti, i panini addentati al volo tra una foto e l’altra durante una breve pausa e ci dedichiamo a riscoprire il piacere della buona tavola e della compagnia, comodamente seduti con le gambe sotto al tavolo. L’aria frizzante della valle ha stimolato il nostro appetito e non perdiamo tempo con aperitivi vari ma “ andiamo subito al sodo ² dando il via a quel che si rivelerà un vero e proprio tour gastronomico. La signora Maura, per prenderci per la gola, inizia servendoci una serie di antipasti di produzione propria che ci ricordano sapori di tempi oramai lontani, ai quali quasi non siamo più abituati, e continua poi con una gran serie di prodotti “ poveri ² , considerati di secondaria importanza ma che, abilmente cucinati, sono gli elementi indispensabili dei piatti tipici di antica tradizione della cucina di montagna. Sulla tavola sono degnamente rappresentati una serie vastissima di prodotti della cucina valsesiana: ravioli, tagliatelle, polenta, selvaggina, formaggi della casa, e buon vino. Senza fare tanti complimenti, ci scambiamo i vassoi che in continuazione arrivano pieni di ogni golosità dalla cucina e che in breve tempo vengono vuotati del loro contenuto. Al termine della abbondantissima mangiata, Flavio ( www.cappef.com ) ci intrattiene con una proiezione di filmati relativi ad alcune nostre escursioni, poi effettuiamo una visita al bellissimo teatro sovrastante il ristorante e qui, alcuni indisciplinati loggionisti si fanno notare per le loro intemperanze. Al termine della giornata, salutiamo e ringraziamo la signora Maura che ci ha coccolato con i suoi manicaretti ed accompagnati da Sergio, ci rechiamo presso il negozio del paese dove facciamo scorta dei genuini insaccati prodotti da Sergio Ottone. Salutiamo l’amico Sergio, con cui abbiamo trascorso una bellissima giornata diversa dalle solite nostre abitudini, e risaliti sulla “ Cappef mobile ² ci avviamo verso casa dove arriviamo dopo aver effettuato la oramai abituale sosta presso l’artigianale raviolificio di Balangera. Satolli, contenti e soddisfatti per la bella giornata trascorsa in allegra compagnia,  ci salutiamo dandoci appuntamento alla prossima uscita. Passando da Campertogno in orario di pranzo, è consigliabile effettuare una sosta presso il ristorante dove oltre alla cordialità della signora Maura e della sua collaboratrice, si avrà modo di gustarne la squisita cucina.