Valle Antrona

La Strada Antronesca

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:25-Settembre-2011                                                      

 Partenza da: Villadossola m. 273
 Dislivello totale: m. 635
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 6,30

Come arrivarci:  Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la statale del Sempione , sino all’uscita per Villadossola. Usciti dalla statale, si svolta a sinistra, e si raggiunge Piazza IV Novembre posta all’inizio della valle.

Oggi vogliamo percorrere un’altra delle antiche vie storiche che collegavano il Verbano Cusio Ossola con la vicina Svizzera, per cui ci aggreghiamo al CAI di Villadossola che per il 16° anno organizza la tradizionale escursione lungo la via Antronesca: la vecchia mulattiera che, partendo da Villadossola percorreva tutta la Valle Antrona e la Valle di Saas per raggiungere il distretto di Visp nel Canton Vallese. Come da programma ci ritroviamo alle ore 8,30 in Piazza IV Novembre dove abbiamo il piacere di ritrovare Renato, con il quale già in precedenti occasioni abbiamo incrociato i nostri scarponi; e molti altri partecipanti intenzionati a compiere il percorso che in 16 chilometri ci porterà a raggiungere Antrona. Alle ore 8,30 prende il via la lunga camminata, a cui partecipano 170 persone che diventeranno 220 prima dell’arrivo in quel di Antronapiana. Iniziamo a risalire le caratteristiche viuzze e sulla parete di una casa, ci appare il primo dei numerosi murales, realizzati in ogni comune della valle e inaugurati lo scorso anno, che rappresentano vari momenti di vita quotidiana. Dopo vari attraversamenti della strada principale, perveniamo a Cresti, frazione di Montescheno, dove il locale gruppo in costume ha allestito un punto di ristoro che ci rinvigorisce con bevande calde, torte e pasticcini. Al termine del piacevole intermezzo, riprendiamo a risalire la valle e con un piacevole percorso attraverso i boschi arriviamo in vista della chiesa di Seppiana, dedicata a Sant’Ambrogio, e considerato uno dei monumenti architettonici di tutta la valle. Qui è allestito il secondo punto di ristoro, in cui ci tratteniamo di nuovo con molto piacere, per assaporare quanto messo a nostra disposizione. Alla ripresa della marcia, il lungo corteo è aperto dalle donne in costume che sfilano lungo il percorso sino a pervenire a Viganella; un tempo centro di primaria importanza per l’attività estrattiva e lavorativa del ferro oggi, grazie all’operato di un appassionato viticultore, vede le sue alture ripopolarsi di vigneti che producono un ottimo Pinot Nero. Dopo la visita alla sua ordinata e ben attrezzata cantina, proseguiamo verso il centro di Viganella; nobilitato dal raffinato loggiato di Casa Vanni, e dal piccolo ma grazioso locale in cui è custodito il torchio per la macinatura delle noci, uno degli antichi mestieri molto ben raffigurato nel murales sulla parete della casa. Ammirate queste interessanti costruzioni, ci dirigiamo verso la famosa “ Piazza dello Specchio ² dove un altro gruppo di attive donne, orgogliosamente adornate con i loro bellissimi costumi, ci “ prende per la gola ² offrendoci gustosi stuzzichini salati e rinfrescanti bevande.  Dopo questo terzo graditissimo ristoro riprendiamo il cammino e, strada facendo, Renato ci intrattiene fornendoci ampie e particolareggiate informazioni sugli usi e costumi della valle; senza quasi accorgersene, raggiungiamo Ruginenta dove nello spiazzo antistante la bella chiesetta è prevista la sosta di un paio d’ore per consumare un ottimo piatto di pastasciutta che i volonterosi soci della Sezione di Villadossola, sono in procinto di servire a tutti gli intervenuti. Al termine del graditissimo pasto, i più vocalmente dotati, si riuniscono per una bella cantata in compagnia prima di affrontare l’ultimo e più impegnativo tratto del percorso che si sviluppa per un breve tratto sulla strada principale prima di rientrare sulla bella mulattiera che ci porta a visitare l’antico borgo di Rovesca, raccolto intorno alla bella fontana in pietra del 700 posta di lato alla chiesa di San Cristoforo rappresentato, unitamente ad altre decorazioni religiose, sulla facciata principale. Siamo oramai in vista della nostra meta e raggiunta una cappella votiva, scattiamo una foto ricordo al nutrito gruppo di personaggi in costume che hanno avuto la costanza di accompagnarci lungo tutto il cammino per entrare successivamente in Antrona dove ci dirigiamo verso il centro per ammirare l’ultimo dei murales che esprime un’attività che sta scomparendo: la filatura della lana. Passiamo di fronte ad una antica casa Walser, rimasta ancora intatta e nel suo stato originale, e qui scattiamo l’ultima foto al gruppo, raggiungiamo poi l’area dove sono raccolte le mandrie transumanti e la vicina struttura adibita a zona di ristorazione.

Al  termine di questa nostra bellissima ed interessante esperienza, ringraziamo e ci complimentiamo con tutti i soci del CAI di Villadossola per la perfetta organizzazione e per la competenza con cui è stata condotta e gestita l’escursione che ha visto la partecipazione di un elevato numero di partecipanti; un sentito ringraziamento và anche ai gruppi in costume per l’accoglienza e la disponibilità che ci hanno manifestato lungo il percorso.