Come arrivarci:
Percorrere
la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la
statale del Sempione , sino all’uscita per Villadossola.
Usciti dalla statale, si svolta a sinistra, e si
raggiunge Piazza IV Novembre posta all’inizio della
valle.
Oggi vogliamo percorrere un’altra delle antiche vie
storiche che collegavano il Verbano Cusio Ossola con la
vicina Svizzera, per cui ci aggreghiamo al CAI di
Villadossola che per il 16° anno organizza la
tradizionale escursione lungo la via Antronesca: la
vecchia mulattiera che, partendo da Villadossola
percorreva tutta la Valle Antrona e la Valle di Saas per
raggiungere il distretto di Visp nel Canton Vallese.
Come da programma ci ritroviamo alle ore 8,30 in Piazza
IV Novembre dove abbiamo il piacere di ritrovare
Renato, con il quale già in
precedenti occasioni abbiamo incrociato i nostri
scarponi; e molti altri partecipanti intenzionati a
compiere il percorso che in 16 chilometri ci porterà a
raggiungere Antrona. Alle ore 8,30 prende il via la
lunga camminata, a cui
partecipano
170 persone che diventeranno 220 prima
dell’arrivo in quel di Antronapiana. Iniziamo a risalire
le caratteristiche viuzze e sulla parete di una casa, ci
appare il
primo dei numerosi
murales, realizzati in ogni comune della valle e
inaugurati lo scorso anno, che rappresentano vari
momenti di vita quotidiana. Dopo vari attraversamenti
della strada principale, perveniamo a Cresti, frazione
di Montescheno, dove il locale gruppo in costume ha
allestito un
punto di ristoro
che ci rinvigorisce con bevande calde, torte e
pasticcini. Al termine del piacevole intermezzo,
riprendiamo a risalire la valle e con un piacevole
percorso attraverso i boschi arriviamo
in vista della chiesa di Seppiana,
dedicata a Sant’Ambrogio, e considerato uno dei
monumenti architettonici di tutta la valle. Qui è
allestito il secondo punto di ristoro, in cui ci
tratteniamo di nuovo con molto piacere, per assaporare
quanto messo a nostra disposizione. Alla ripresa della
marcia,
il lungo corteo è aperto
dalle donne in costume che sfilano lungo il
percorso sino a pervenire a Viganella; un tempo centro
di primaria importanza per l’attività estrattiva e
lavorativa del ferro oggi, grazie all’operato di un
appassionato viticultore, vede le sue alture ripopolarsi
di vigneti che producono un ottimo Pinot Nero. Dopo la
visita alla sua ordinata e ben attrezzata
cantina, proseguiamo verso
il centro di Viganella; nobilitato dal
raffinato loggiato di Casa Vanni,
e dal piccolo ma grazioso locale in cui è custodito
il torchio per la macinatura delle
noci, uno degli antichi mestieri molto ben
raffigurato nel
murales sulla
parete della casa. Ammirate queste interessanti
costruzioni, ci dirigiamo verso la famosa “ Piazza dello
Specchio ² dove
un altro gruppo di attive donne,
orgogliosamente adornate con i loro bellissimi costumi,
ci “ prende per la gola
² offrendoci
gustosi stuzzichini salati e rinfrescanti bevande.
Dopo questo terzo graditissimo ristoro riprendiamo il
cammino e, strada facendo, Renato ci intrattiene
fornendoci ampie e particolareggiate informazioni sugli
usi e costumi della valle; senza quasi accorgersene,
raggiungiamo Ruginenta dove nello
spiazzo antistante la bella chiesetta è prevista
la sosta di un paio d’ore per consumare un ottimo piatto
di
pastasciutta che i
volonterosi soci della Sezione di Villadossola, sono in
procinto di servire a tutti gli intervenuti. Al termine
del graditissimo pasto, i più vocalmente dotati, si
riuniscono per
una bella cantata
in compagnia prima di affrontare l’ultimo e più
impegnativo tratto del percorso che si sviluppa per un
breve tratto sulla strada principale prima di rientrare
sulla bella mulattiera che ci porta a visitare l’antico
borgo di Rovesca, raccolto intorno alla
bella fontana in pietra del 700
posta di lato alla chiesa di San Cristoforo
rappresentato, unitamente ad altre
decorazioni religiose, sulla facciata principale.
Siamo oramai in vista della nostra meta e raggiunta una
cappella votiva, scattiamo una
foto ricordo al nutrito gruppo di personaggi in
costume che hanno avuto la costanza di accompagnarci
lungo tutto il cammino per entrare successivamente in
Antrona dove ci dirigiamo verso il centro per ammirare
l’ultimo dei murales che
esprime un’attività che sta scomparendo: la filatura
della lana. Passiamo di fronte ad una antica casa Walser,
rimasta ancora intatta e nel suo stato originale, e qui
scattiamo l’ultima foto al gruppo,
raggiungiamo poi l’area dove sono raccolte
le mandrie transumanti e la
vicina struttura adibita a zona di ristorazione.
Al termine di questa nostra bellissima ed
interessante esperienza, ringraziamo e ci complimentiamo
con tutti i soci del CAI di Villadossola per la perfetta
organizzazione e per la competenza con cui è stata
condotta e gestita l’escursione che ha visto la
partecipazione di un elevato numero di partecipanti; un
sentito ringraziamento và anche ai gruppi in costume per
l’accoglienza e la disponibilità che ci hanno
manifestato lungo il percorso.
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