Come arrivarci:
Si percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi
si procede lungo la SS 33 del Sempione sino a Iselle.
Superato il Confine di Stato si prosegue sino a
raggiunge il Passo del Sempione. Si procede, scendendo
verso Briga, sino a che si arriva alla partenza degli
impianti di risalita di Rothwald.
![](../Cartine%20in%20miniatura/Rothwald/Cartina%20Rothwald.jpg)
Parcheggiata l’auto nei pressi del
Cafe Restaurant Post, ci prepariamo ad
intraprendere la salita che, nelle intenzioni iniziali,
ci dovrebbe portare a raggiungere la vetta dello
Staldhorn m. 2463, purtroppo la giornata non si presenta
delle migliori. Raggiunto il Passo del Sempione, Il sole
che ci aveva accompagnato lungo tutto il percorso di
avvicinamento, ha lasciato il posto ad una densa coltre
di nebbia che tinteggia tutto il territorio di grigio.
Noi non ci scoraggiamo e calzate le ciaspole,
ci incamminiamo lungo la
stradina, abbondantemente innevata, che sale dietro al
ristorante e che si sviluppa in un bel
bosco di larici
completamente ricoperti dalla neve. Superiamo gli
stupendi chalet che,
armoniosamente inseriti nell’ambiente, costellano il
pendio e che, nella particolare situazione, richiamo
alla mente i tipici
paesaggi
nordici rappresentati nelle cartoline natalizie.
L’ambiente è veramente da favola,
Flavio e Franco sono ampiamente soddisfatti e i
loro volti lo dimostrano. Ma come nelle favole
ci sono i folletti, e anche
qui non tardano a manifestarsi: a turno e con alterne
fortune imperversano sul terreno a loro favorevole.
Continuando sulla strada forestale, giungiamo a
Wasenalp m. 1960, una
località pressoché incontaminata che fa parte del
piccolo comprensorio sciistico di Rothwald, un vero
paradiso per scialpinisti e ciaspolatori, con la sua
bella
chiesetta dedicata a
St. Jakobus che a malapena si intravede nella nebbia.
Purtroppo le condizioni di visibilità, non migliorano e
nutriamo poche speranze in un cambiamento del tempo per
cui, giunti
in vista delle baite
di Wintrigmatte, decidiamo di modificare
l’itinerario. Abbandoniamo la via di salita per
dirigerci a destra e compiere un giro ad anello che ci
riporterà a Rothwald. Sotto la guida di Flavio (www.cappef.com ), che conoscendo molto bene la zona,
si incarica di fare da battistrada oltre che da
battipista, raggiungiamo
le baite
di Baruffalle e da qui, in leggera salita,
percorriamo un traverso verso destra che, attraverso uno
scenario di incomparabile bellezza, ci permette di
pervenire alla
stazione terminale
dell’impianto di risalita m. 2231. Mentre
sostiamo per un veloce spuntino e per scattare
l’immancabile
foto ricordo,
un
fuggevole raggio di sole
sembra rompere lo spesso strato di nebbia che purtroppo
persiste ostinata. Persa ogni speranza di miglioramento
delle condizioni di visibilità, ci apprestiamo ad
affrontare la discesa che effettuiamo compiendo uno
splendido
percorso “ fuori pista
”
eseguendo spassosi slalom fra
alberi carichi di neve. La
discesa si presenta particolarmente impegnativa, non
tanto per la difficoltà del percorso, quanto per i
continui
attacchi dei “ folletti ”
che oggi trovano il terreno ideale per le loro
scorribande. Guardandoci alle spalle, mantenendo le
distanze di sicurezza e con la massima cautela,
percorriamo il sentiero che fra
due ali di larici innevati, ci riporta a Rothwald
dove sbuchiamo di nuovo sulla strada nei pressi
dell’auto. Qui termina anche questa escursione che, dal
punto di vista paesaggistico, non ci ha permesso di
valutare appieno le bellezze del comprensorio di
Rothwald e della conca di Wasenalp ma che per contro ci
ha permesso di godere di una situazione di innevamento
che raramente capita di poter ammirare.
Una
escursione con le racchette da neve, percorrendo la più
alta foresta di larici d’Europa, che merita di essere
ripetuta. In giornate come questa è puramente
superfluo annotare i tempi parziali di percorrenza.
![](../Uso%20sito%202010/home%20005.gif) |