Come arrivarci:
Da Varese, proseguire in direzione
Valceresio, continuare per Induno Olona, Arcisate,
Bisuschio; all'uscita del paese prendere a sinistra per
Quasso, seguire fino al bivio per Pogliana, che si
raggiunge dopo aver risalito gli stretti tornanti; di
fronte ad una croce ai caduti, deviando a sinistra si
percorre la stretta Via Ai Monti che conduce in breve
fino al
parcheggio.
Oggi
abbiamo deciso di effettuare un’escursione in Valceresio,
l’esteso territorio delimitato a est dai Monti Monarco,
Minisfreddo, Poncione di Ganna e Piambello, e dai monti
S.Elia, Orsa e Pravello a ovest, una zona a noi
sconosciuta che, nonostante la modesta massima
elevazione, è molto apprezzata per la possibilità che
offre di godere di uno stupendo panorama. In accordo con
l’amico Flavio (
www.cappef.com ) siamo curiosi di visitare la zona
per cui, dal
parcheggio di Pogliana,
dove sorge la bella
cappelletta
raffigurante S.Antonio, ci incamminiamo in salita ed
alla prima curva abbandoniamo la strada per inoltrarci
nel bosco e risalire il sentiero che, transitando sulla
destra dall’acquedotto comunale,
perviene ad una palina segnaletica da cui svoltiamo a
destra in direzione Alpe Tedesco, dopo una ripida salita
raggiungiamo l’area attrezzata in località Strologo m.
626 (h0,15) sovrastata dall’omonimo alpe.
Prendiamo a sinistra seguendo i cartellini gialli con
indicazione San Bernardo, fino a raggiungere
una seconda indicazione e
frecce
di vernice gialla (h0,15;0,30),
tralasciamo le indicazioni che dirigono a sinistra e
procediamo diritti ritrovandoci alla base del Canalone
Strologo che iniziamo a risalire. L’ascesa è molto
ripida ed il terreno, ricoperto dalle foglie, si
presenta a tratti scivoloso per cui lo percorriamo con
cautela fino a che raggiungiamo la sommità del canalone
e, dopo un ulteriore breve cammino, perveniamo alla
Crocetta (h0,30;1,00) con il suo bel
tabernacolo. Inerpicandoci lungo la cresta
continuiamo nella nostra salita fino a pervenire alla
cimetta del Monte S. Bernardo
m. 1020 (h0,10;1,10) dove, nel 1933 gli
escursionisti di Bisuschio collocarono la statua in
bronzo dedicata a San Bernardo da Mentone.
Prendiamo visione delle annotazioni fatte sul
libro di vetta dagli escursionisti che ci hanno
preceduto e, lasciate le nostre firme, procediamo per
raggiungere la sommità del Monte Minisfreddo m. 1042
(h0,10;1,20) da cui intravediamo
la nostra prossima meta. Scendiamo, sul
versante nord, lungo un ripido e
leggermente esposto sentiero che permette di
superare alcune roccette (
pochi metri attrezzati con corda
fissa ) e ci ritroviamo immersi nella
stupenda faggeta che ancora sonnecchia
pigramente in attesa che il tepore della primavera
arrivi fin quassù a risvegliare il suo fogliame.
Cartellini gialli indicano
la direzione per la discesa verso l’ Arco di Roccia e la
Grotta del Pipistrello ( descritta come pericolosa per
la presenza sul terreno di abbondante fogliame ) e
continuiamo a percorrere la lunga cresta che scende fino
all’intaglio di quota 907 m. (h0,30;1,50) per
poi iniziare a risalire verso la panoramica cresta del
Poncione di Ganna m. 993 (h0,10;2,00) su cui
svetta una
grande croce metallica da dove in teoria si
dovrebbe poter ammirare un eccezionale panorama a 360°,
purtroppo oggi sulla zona grava una pesante foschia che
impedisce la visuale concedendoci solo la vista sui
sottostanti
laghi di Ganna e di Ghirla benevolmente
sorvegliati dal Monte Mondonico. In vetta incontriamo
Fabio e Vincenzo, saliti
anche loro nella speranza di gustarsi il panorama che
oggi si nega clamorosamente alle nostre viste. Scambiate
quattro chiacchiere e scattata la
foto ricordo in compagnia dei simpatici ragazzi,
abbandoniamo l’offuscata osservazione, e lasciamo la
cima. Scendendo lungo il versante orientale seguiamo il
ripido e tortuoso sentiero che staccandosi dalla vetta,
ne raggiunge la base dove ci immettiamo sul sentiero 3V
che percorriamo volgendo a sinistra fino a che
perveniamo ad un cartello segnaletico indicante la
deviazione per l’Alpe Tedesco.
Indirizzandoci a destra, seguiamo le indicazioni per
Arcisate, e percorriamo il lungo sterrato che ci porta a
raggiungere l’Alpe Strologo
e la successiva aerea attrezzata, superata in mattinata,
con tanto di
fontanella di acqua
sorgiva, qui sostiamo per il pranzo e la pausa
caffé. Il tempo non tende a migliorare e nel frattempo
si è alzata anche un’arietta fresca che ci induce a
riprendere il cammino che, dopo una breve discesa nel
bosco ci riporta a
Pogliana dove recuperiamo l’auto e iniziamo
il viaggio di ritorno verso casa.
Breve
escursione che effettuata in una limpida giornata offre
scorci panoramici di tutto rispetto, la segnaletica non
sempre chiara ci è apparsa insufficiente e potrebbe
essere migliorata. Percorso da fare con
particolare attenzione in caso di terreno è bagnato.
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