Cusio

M.ti Croce m.1643 e Mazzoccone m.1424

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 19-Gennaio-2010                                                      

 Partenza da: Alpe Camasca m. 1214
 Dislivello totale : m. 639
 Difficoltà : E
 Effettivo cammino h: 3,30

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire in direzione di Omegna sino ad incontrare le indicazioni per la SP 51 delle due Quarne. Raggiunta Quarna Sotto, dopo il circolo, si prende a sinistra la strada consortile che conduce all’Alpe Camasca.

Oggi dobbiamo ringraziare Claudio che con il suo potente mezzo e la sua abilità di pilota, nonostante la strada abbondantemente innevata, ci ha condotto in auto fino all’Alpe Camasca permettendoci di abbreviare notevolmente il cammino in modo da poter raggiungere due cime. La giornata si presenta semplicemente favolosa, ultimati i preparativi ci mettiamo in cammino, il sole splende fin da subito e riscalda il nostro cammino, superiamo le baite dell’alpe e ci dirigiamo a sinistra verso la nostra prima meta che ci appare in lontananza. Seguiamo la bella traccia battuta e raggiungiamo  Cò di Stobi  m. 1265 (h0,15) da cui,  procedendo in falsopiano ci immettiamo in una ampia faggeta che ci conduce fino al bivio della Bocchetta di Foglia m. 1272 (h0,15;0,30) dove prendiamo a destra e seguendo le indicazioni e la traccia battuta ci indirizziamo lungo il percorso che conduce al Monte Croce. Il sentiero si innalza gradatamente nel bosco, e raggiunto il suo margine superiore, si svolge praticamente in linea verticale per seguire il filo di cresta che discende dalla sommità del monte. Salendo la visuale si amplia e a giro d’orizzonte appaiono tutte le montagne che scorrono a perdita d’occhio. Flavio ( www.cappef.com ) ha già raggiunto la cima, gli amici mi precedono ed io, da buon ultimo, risalgo scortato dalla mia fedele ombra che mi rassicura e mi rincuora durante il cammino. Raggiunta la vetta m. 1643 (h0,55;1,25) ci concediamo una breve sosta per ammirare lo stupendo panorama e scattare l’immancabile foto di gruppo. Al termine della contemplazione dell’universo di cime che si vedono da questo privilegiato osservatorio, iniziamo a scendere seguendo a ritroso il percorso di salita e, ritornati di nuovo alla Bocchetta di Foglia (h0,35;2,00), ripercorriamo la faggeta fino a Cò di Stobi (h0,10;2,10)  da cui ci innalziamo a sinistra in direzione della cima del Monte Mazzoccone. La traccia non è battuta e la neve ancora molto farinosa obbliga chi si incarica di fare da apripista ad un lavoro supplementare, nonostante tutto, raggiungiamo prima la Bocchetta della Luera m. 1370 (h0,20;2,30) e successivamente la cima del monte m. 1424 (h0,50;3,00) su cui spicca la piramide di vetta sovrastata da una grande aquila di bronzo. La limpida giornata ci dà la possibilità di ammirare tutto il paesaggio circostante e ci divertiamo ad individuare tutti gli agglomerati urbani che costellano il fondovalle in cui ci appaiono incastonati con i lori toni di blu i Laghi Maggiore e Orta ed i più lontani laghi varesini offuscati dai vapori della pianura. Di fronte ad un simile spettacolo effettuiamo la sosta pranzo e i nostri panini, farciti da cotanto condimento, ci appaiono ancora più stuzzicanti. Lanciato un ultimo sguardo ad uno scenario che raramente capita di osservare, iniziamo a scendere ed in breve raggiungiamo la seconda deviazione per l’Alpe Camasca che, seguita in parte fedelmente ed in parte fuori percorso, ci riporta  di nuovo alle baite dell’alpeggio dove ritorniamo sulla strada che seguiamo per arrivare alla bella chiesetta dell’alpe e da qui nuovamente alla macchina (h0,30;3,30). Escursione molto gratificante, su sentieri ben segnalati, in ambiente aperto che offre scorci panoramici eccezionali nonostante le quote raggiunte non siano elevate. Per concludere come dice l’amico Flavio: GIORNATONA=:))