Come arrivarci:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita Crodo-Val
Formazza. Si imbocca la SS 659 della Valle Formazza;
dopo aver attraversato l'abitato di Crodo, prima di
giungere a Baceno, sulla sinistra si stacca una strada
con indicazioni “Cravegna-Viceno″, superato il grazioso
abitato di Cravegna proseguire in direzione di Viceno
sino a raggiungere il ponte sul Rio Alfenza, dove si
parcheggia l’auto.
Oggi
erano nostri ospiti:
Gianfranca, Antonietta e Gildo che ci avevano
chiesto di poter effettuare una escursione sulla neve in
un bel luogo e possibilmente tranquillo. Si sa che con
gli ospiti il primo pensiero è quella di non fare brutta
figura, di conseguenza per non correre rischi ed andare
sul sicuro, niente di meglio di una salita all’Alpe
Deccia, luogo da noi visitato in più occasioni e nel
quale ci siamo sempre trovati a meraviglia per la
particolarità della zona e per il panorama che si ha la
possibilità di gustare dalle sue alture. Dal parcheggio
ci incamminiamo lungo la strada consortile che sale a
Deccia, e che si presenta completamente sgombra dalla
neve per cui le ciaspole, appese ai nostri zaini,
aspettano il momento di entrare in gioco per essere
protagoniste. Arrivati a
Lonsc ci rendiamo conto che la neve è
veramente poca e sui suoi prati è quasi completamente
sparita, proseguiamo seguendo fedelmente la strada
e raggiungiamo dapprima
Aulusc m. 1075 e successivamente il bel
nucleo di
baite dell’Alpe Paù m. 1280 e qui la coltre
nevosa comincia ad avere una sostanziosa consistenza.
Proseguiamo nella salita ed arriviamo al tornante che
riporta le indicazioni del sentiero estivo per Deccia,
le tracce dei precedenti passaggi sono state ricoperte
da ulteriori strati di neve e sono praticamente
inesistenti ma la direzione da seguire è in ogni caso
facilmente intuibile per cui, senza esitare, decidiamo
di risalire lungo questa direttrice. Il sentiero si
sviluppa in un
folto bosco ed il percorrerlo ci permette di
prendere contatto con la natura che vediamo con altri
occhi sotto la neve. Il tracciato si snoda pigramente e
percorre alcuni tornanti sino a sbucare, ai margini
superiori del bosco, al termine della strada consortile
che introduce all’Alpe
Deccia Inferiore m. 1610 (2,30). Io e
Claudio sappiamo bene cosa ci aspetta ma la suggestiva
visione delle baite che ci appaiono illuminate dal sole
con il maestoso sfondo del Corno Cistella che si staglia
in un cielo terso ed azzurro, suscitano sempre in noi
una grande emozione. Gli amici, anche se affaticati,
sono meravigliati nel vedere per la prima volta un
simile scenario e
tutti assieme raggiungiamo una soleggiata baita
dove sostiamo per riposare e per consumare
un ricostituente spuntino mentre Claudio testa la
potenza della sua
nuova “ acchiappa ricordi ”. Placati i morsi
della fame e riprese le forze, scattiamo la
foto di gruppo e poi ci dirigiamo verso le
baite di
Deccia Sopra m. 1694.
Gianfranca si cimenta per la prima volta con
le ciaspole e trovandosi subito a proprio agio, decide
di seguirci lungo il percorso in salita, Claudio in ogni
caso segue attentamente le sue mosse prestando la sua
rassicurante assistenza, anche
Gildo non vuole essere da meno e ci
raggiunge. Dopo la fatica della salita, ci
gustiamo
l’ampio e stupendo panorama: i monti spuntano
da ogni lato...anche
dalle finestre dove, oltre al resto,
si materializzano loschi figuri! Raggiungiamo
la
curiosa baita, ricavata sfruttando la
conformazione di una roccia, ed iniziamo a scendere per
riunirci ad
Antonietta che è rimasta a godersi il tiepido
sole. In lontananza notiamo una persona che sta
risalendo il ripido pendio in compagnia di un simpatico
cagnolino che, dal ricercato abbigliamento, riconosco
essere
Suni, ergo la persona non può che essere
Gabriele (
www.inmontagnacongabriesuni.it ) l’amico conosciuto
tramite Face Book e con il quale ci siamo scambiati
precedenti messaggi. Come si suol dire il mondo è
proprio piccolo e la casuale combinazione ci permette,
con grande reciproca soddisfazione, di conoscerci
personalmente. Anche Suni sembra essere felice di aver
fatto nuove amicizie e saltella allegramente dietro ad
ognuno di noi
avvolta nel suo elegante ed
inconfondibile cappottino. Riunitici di nuovo
tutti in gruppo, iniziamo la discesa che effettuiamo
percorrendo fedelmente la strada consortile fino a che
raggiungiamo nuovamente le auto al termine di una
splendida giornata che ci ha lasciato tutti molto
soddisfatti.

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