Come arrivarci:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di
Montecrestese. Seguire le indicazioni per Altoggio;
superare le frazioni di Giosio, Oro e Naviledo e
raggiungere la piazza della frazione dove si parcheggia.
Squadra
che vince non si cambia, almeno così si dice, appunto
per questo anche per il 2010 rinnoviamo il nostro
sodalizio con Flavio (
www.cappef.com ) e con gli altri componenti della
SPA, ritrovandoci per la prima uscita della nuova
stagione escursionistica che ci auguriamo ricca di
soddisfazioni. Quella odierna, più che un’escursione, è
una passeggiata dietetica avente lo scopo di convincere
i grassi alimentari che durante le scorse festività si
sono affezionati a noi a tal punto da abbarbicarsi al
nostro corpo, ad abbandonarlo...impresa assai ardua! Le
abbondanti nevicate del momento hanno reso azzardato
avventurarsi su terreni scoscesi per cui, ad evitare
pericoli, abbiamo deciso di iniziare la stagione
visitando il comprensorio degli alpeggi di Coipo. Il
luogo ci è oramai familiare e sappiamo che salirvi con
la neve, altro non è che una piacevole e divertente
camminata priva di difficoltà. Raggiunta la frazione di
Altoggio, ci incamminiamo verso il centro del simpatico
paese dove troneggia il monumentale
lavatoio con le sue pietre levigate da chissà
quanti bucati. Percorse le anguste stradine, entriamo
nel bosco e raggiungiamo la carrozzabile che sale in Val
Agarina, procediamo lungo la strada sino ad un bivio
dove, piegando a sinistra, seguiamo le indicazioni per
Coipo-Alagua (h0,15). Seguendo in parte la strada
ed in parte il sentiero, risaliamo il Monte Gaggio,
oltrepassate alcune
edicole votive,
raggiungiamo la Cappella dei Genovesi m. 976 (h0,15;0,30)
da cui, volgendo lo sguardo verso valle, possiamo
gustarci il panorama su tutto il sottostante
Piano Ossolano. Con la visione di uno
sbalorditivo panorama, giungiamo al
Santuario della Madonna di San Luca (h0,30;1,00)
che dai suoi 1156 m. domina su tutte le frazioni di
Montecrestese. Nonostante la quota modesta, ad ogni
passo lo
spettacolo dei monti, da quelli di Devero e
Formazza sino a quelli di Vigezzo è sempre più
seducente, il sole incomincia ad illuminare tutto quanto
ci circonda, la neve è tanta, alta e farinosa e
giunge
il momento di calzare le ciaspole. Passo dopo
passo, raggiungiamo il
Corte Bertolini ed il successivo ampio
pianoro su cui sono distribuite le
prime baite delle Alpi di Coipo m.
1407(h0,40;1,40). Le baite sono
quasi interamente sommerse dalla grande
quantità di neve presente e dobbiamo aprirci,
faticosamente, un
varco nella coltre incontaminata per
raggiungere le stupende
baite di
Coipo e
successivamente
Giovera Inferiore (h0,20;2,00),
fortuna che quando arrivo io qualcheduno era già
passato...beati gli ultimi! Al cospetto di uno stupendo
panorama ci accomodiamo per consumare il nostro spuntino
e, come previsto dalla meteo il tempo muta rapidamente,
una coltre nuvolosa scalza il bel sole del mattino
offrendoci delle suggestive
immagini dai toni chiaro scuro. Alla ripresa
del cammino, incominciano a manifestarsi i tanto
temuti folletti
con i quali ingaggiamo una strenua lotta che vede
vincitori a fasi alterne. In uno scenario di
straordinaria bellezza, nel bel mezzo del bosco,
scattiamo una “rischiosa″
foto ricordo dopodichè alcuni, dallo
spavento, risultano
improvvisamente invecchiati...così imparano!
Procedendo nella neve zuccherina, si verificano numerosi
capitomboli quasi tutti, anzi tutti previsti; a fatica
ripercorriamo la strada fatta in salita, superiamo
nuovamente l’Oratorio di San Luca e ritroviamo la pianta
da cui, nella gita del 23-12-2008, provammo la
netta sensazione di essere osservati...oggi
abbiamo la conferma che non era suggestione ed il
folletto che abitualmente vi risiede
si è apertamente manifestato. Per nulla
intimoriti dalla sua presenza, contenti e soddisfatti,
in breve raggiungiamo l’auto (h1,30;3,30) dove
termina questa nostra stupenda escursione. Osservando i
volti degli amici è percepibile la soddisfazione per
l’andamento della giornata, salutandoci ci ripromettiamo
di compiere quanto prima un’altra uscita in un qualsiasi
luogo delle nostre sempre belle montagne, infestate
sempre più da simpaticissimi folletti giocherelloni.
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