Val Antigorio

Gli alpeggi di Coipo m.1407

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 12-Gennaio-2010                                                      

 Partenza da: Altoggio m. 700
 Dislivello totale : m. 820
 Difficoltà : E
 Effettivo cammino h: 3,30

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Montecrestese. Seguire le indicazioni per Altoggio; superare le frazioni di Giosio, Oro e Naviledo  e raggiungere la piazza della frazione dove si parcheggia.

Squadra che vince non si cambia, almeno così si dice, appunto per questo anche per il 2010 rinnoviamo il nostro sodalizio con Flavio ( www.cappef.com ) e con gli altri componenti della SPA, ritrovandoci per la prima uscita della nuova stagione escursionistica che ci auguriamo ricca di soddisfazioni. Quella odierna, più che un’escursione, è una passeggiata dietetica avente lo scopo di convincere i grassi alimentari che durante le scorse festività si sono affezionati a noi a tal punto da abbarbicarsi al nostro corpo, ad abbandonarlo...impresa assai ardua! Le abbondanti nevicate del momento hanno reso azzardato avventurarsi su terreni scoscesi per cui, ad evitare pericoli, abbiamo deciso di iniziare la stagione  visitando il comprensorio degli alpeggi di Coipo. Il luogo ci è oramai familiare e sappiamo che salirvi con la neve, altro non è che una piacevole e divertente camminata priva di difficoltà. Raggiunta la frazione di Altoggio, ci incamminiamo verso il centro del simpatico paese dove troneggia il monumentale lavatoio con le sue pietre levigate da chissà quanti bucati. Percorse le anguste stradine, entriamo nel bosco e raggiungiamo la carrozzabile che sale in Val Agarina, procediamo lungo la strada sino ad un bivio dove, piegando a sinistra, seguiamo le indicazioni per Coipo-Alagua (h0,15). Seguendo in parte la strada ed in parte il sentiero, risaliamo il  Monte Gaggio, oltrepassate alcune edicole votive, raggiungiamo la Cappella dei Genovesi m. 976 (h0,15;0,30) da cui, volgendo lo sguardo verso valle, possiamo gustarci il panorama su tutto il sottostante Piano Ossolano. Con la visione di uno  sbalorditivo panorama, giungiamo al Santuario della Madonna di San Luca (h0,30;1,00) che dai suoi 1156 m. domina su tutte le frazioni di Montecrestese. Nonostante la quota modesta, ad ogni passo lo spettacolo dei monti, da quelli di Devero e Formazza sino a quelli di Vigezzo è sempre più seducente, il sole incomincia ad illuminare tutto quanto ci circonda, la  neve è tanta, alta e farinosa e giunge il momento di calzare le ciaspole. Passo dopo passo, raggiungiamo il Corte Bertolini ed il successivo ampio pianoro su cui sono distribuite le prime baite delle Alpi di Coipo m. 1407(h0,40;1,40). Le baite sono quasi interamente sommerse dalla grande quantità di neve presente e dobbiamo aprirci, faticosamente, un varco nella coltre incontaminata per raggiungere le stupende baite di Coipo  e successivamente Giovera Inferiore (h0,20;2,00), fortuna che quando arrivo io qualcheduno era già passato...beati gli ultimi! Al cospetto di uno stupendo panorama ci accomodiamo per consumare il nostro spuntino e, come previsto dalla meteo il tempo muta rapidamente, una coltre nuvolosa scalza il bel sole del mattino offrendoci delle  suggestive immagini dai toni  chiaro scuro. Alla ripresa del cammino, incominciano a manifestarsi i tanto temuti folletti con i quali ingaggiamo una strenua lotta che vede vincitori a fasi alterne. In uno scenario di straordinaria bellezza, nel bel mezzo del bosco, scattiamo una “rischiosa″ foto ricordo dopodichè alcuni, dallo spavento, risultano improvvisamente invecchiati...così imparano! Procedendo nella neve zuccherina, si verificano numerosi capitomboli quasi tutti, anzi tutti previsti; a fatica ripercorriamo la strada fatta in salita, superiamo nuovamente l’Oratorio di San Luca e ritroviamo la pianta da cui, nella gita del 23-12-2008, provammo la netta sensazione di essere osservati...oggi abbiamo la conferma che non era suggestione ed il folletto che abitualmente vi risiede si è apertamente manifestato. Per nulla intimoriti dalla sua presenza, contenti e soddisfatti, in breve raggiungiamo l’auto (h1,30;3,30)  dove termina questa nostra stupenda escursione. Osservando i volti degli amici è percepibile la soddisfazione per l’andamento della giornata, salutandoci ci ripromettiamo di compiere quanto prima un’altra uscita in un qualsiasi luogo delle nostre sempre belle montagne, infestate sempre più da simpaticissimi folletti giocherelloni.