Come arrivarci:
Si
percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi si
procede lungo la SS 33 del Sempione sino a Iselle.
Superato il Confine di Stato si prosegue sino a
raggiunge il Passo del Sempione dove si parcheggia nei
pressi della costruzione circolare adibita a ristoro.
Raggiunto il Passo, punto di partenza della gita
odierna, la situazione meteo non si presenta molto bene,
nuvole basse e una fitta nebbia ci accolgono impedendoci
di scorgere quello che vorrebbe essere il nostro
itinerario. Fiduciosi nelle previsioni di “ meteo ch ″
non ci lasciamo demoralizzare ed,
ultimati i preparativi, iniziamo a camminare
in direzione del grazioso specchio d’acqua situato nella
parte sottostante al ristorante. Proseguiamo per dossi
erbosi sino a giungere ai
pascoli di Hopsche dove decidiamo di seguire
le indicazioni per lo Spitzhorn (h0,20). Il
sentiero si sviluppa su di una ben marcata
mulattiera che risale gradatamente il pendio
per giungere ad un bivio con cartello indicatore (h0,20;0,40)
che non ci convince molto; il persistere della nebbia
inoltre ci suggerisce di non abbandonare il ben marcato
sentiero che, risalendo ampi pendii erbosi,
raggiunge la
secca di Undre Rossusee m. 2472 (h0,50;1,30)
per poi continuare arrivando alla
bocchetta di Usserie Nanzlicke m. 2602
(h0,15;1,45). Piegando a destra in breve si
potrebbe raggiungere la vetta dello Spitzhorn m. 2737
ma, data la situazione di visibilità negativa, decidiamo
di fermarci poco sotto la bocchetta, dove sul
versante vallesano uno sprazzo di sereno ci permette di
avere una
visione suggestiva della catena montuosa su
cui spicca immacolata l’imponente mole del
Weisshorn. Flavio (
www.cappef.com ), incurante della meteo, non
rinuncia alla cima e si incammina verso la vetta mentre
noi
ci accomodiamo, al riparo dalle fredde folate
di vento che salgono dalla vallata, per consumare una “
prima colazione ″ arricchita dai
gustosissimi dolcetti che molto gentilmente
Donatella ha preparato per noi. Veniamo poi
raggiunti da Flavio e da un
motorizzato pastore che ci elenca quanto
visibile dal nostro punto di osservazione. Perdurando la
situazione di scarsa visibilità, decidiamo di
scendere a sinistra lungo il ben marcato
sentiero in direzione del Bistinepass. Raggiunta la
baita del pastore, abbandoniamo il sentiero
principale e per dossi erbosi, superiamo piccoli specchi
d'acqua d’acqua in cui persistono gli
ultimi eriofori immobilizzati dal vento
gelido. Continuando nel nostro cammino, abbiamo modo di
notare le innumerevoli sfumature che il verde della
montagna sta assumendo, e riusciamo ad apprezzare i
toni del rosso e del giallo che avvolgono la
natura e la accompagnano verso l’inverno. Effettuiamo
un’ultima
sosta per rifocillarci e...controllare gli
zaini che, lasciati incustoditi possono riservare
spiacevoli
sorprese!!!. L’aria è intrisa di umidità
mentre la nebbia e le nubi ingrigiscono la
valle sottostante per cui riteniamo che sia
meglio affrettare il passo prima che si metta a piovere.
Scendiamo nel vallone ed in breve incontriamo il
sentiero che corre parallelo alle
antiche canalizzazioni “ le bisse ″ create
dall’uomo, in epoca remota ed ancora oggi in ottimo
stato di conservazione, per convogliare a valle le
acque dei ghiacciai. Percorso un lungo traversone
raggiungiamo il caratteristico
villaggio di Hopsche, ingentilito dal suo
piccolo lago, dove a ridosso di una baita sostiamo
per la
foto ricordo. Una leggera pioggerellina ci
convince a por fine agli indugi e a riguadagnare
velocemente il Passo dove, al termine di una giornata
non particolarmente bella dal punto di vista della meteo
ma come sempre divertente e spassosa in compagnia dei
sempre simpaticissimi amici.
|