Come arrivarci:
:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme.
quindi SS299 per Varallo - Alagna. Giunti alla seconda
uscita della tangenziale di Varallo seguire a destra le
indicazioni per Fobello/Cervatto. Risalita interamente
la Val Mastallone, si arriva a Rimella, proseguendo in
direzione di S. Gottardo si raggiunge la frazione
Villa Superiore dove si
lascia l’auto.
Ultimati i preparativi, raggiungiamo il
lavatoio situato nella
parte alta della frazione da dove prende avvio il
sentiero contrassegnato dal N° 547 che si alza ripido a
risalire i prati oramai ingialliti dal primo freddo.
Affiancato il serbatoio dell’acquedotto comunale, si
prosegue sfiorando una
bella
abetaia che percorriamo per un breve tratto per
poi sbucare di nuovo allo scoperto e deviare a sinistra
per superare la depressione che si trova sul
prolungamento erboso che scende dal Pizzo e divide la
Scarpiola dalla valle dell’Henderwasser. Il sentiero
si snoda ora su
terreno arbustivo
in cui spiccano cespugli di mirtilli e
rododendri; sotto di noi è ben visibile l’Alpe Scarpiola
m. 1388 ancora immerso nella
gelida ombra del mattino mentre le cime di fronte
a noi appaiono già luminose e riscaldate dal lieve
calore del sole autunnale in un cielo trasparente.
Proseguiamo in direzione della
parte centrale della valle attraversando, quasi
in piano, l’ampia zona di pascolo su cui domina la cima
dell’Altemberg. Continuando nel cammino, arriviamo all’intersezione
del sentiero N° 546 (h0,45), proveniente
dall’Alpe Scarpiola; i due sentieri si uniscono per un
breve tratto e dopo aver superato il rio Scarpel si
dividono nuovamente. Noi procediamo lungo il sentiero
che, volgendo a destra, si inerpica lungo il
pendio erboso e raggiunge le baite dell'Alpe
Casera Alta m. 1740 (h0,15;1,00) che si
presentano ancora in buono stato di conservazione.
Lasciato l’alpe, proseguiamo verso destra ad
attraversare l’alveo di un ruscello per poi risalire
nuovamente una costa sassosa da dove volgendo lo sguardo
notiamo che il
sole inizia a
rischiarare l’alpeggio. Il percorso volge ora a
sinistra e, in diagonale, risale faticosamente verso il
centro del
canalone che
discende dalla cima dell’Altemberg per superarlo,
tramite una
scala rocciosa,
all’altezza di uno stretto intaglio che una volta
superato ci immette su di una sella erbosa m. 1850 che
permette di collegare l’Alpe Casera Alta con L’Alpe
Pianaronda. Dalla sella il
sentiero si inerpica spietatamente quasi in linea
verticale e, sempre ben segnato, si incunea fra rocce
rotte e inselvatichiti pratoni che, risaliti
faticosamente, ci conducono alla
Bocchetta delle Vacche o Kihefurku m. 2224
(h1,00;2,00) che congiunge il Pizzo o Blatte m.
2276 alla vetta dell’Altemberg m. 2394. Dalla bocchetta
la vista si apre sulla
Valle
Strona e sul sottostante abitato di
Campello Monti prima di correre quasi all’infinito.
Flavio (
www.cappef.com )che come al solito ci ha anticipati,
ci informa che per raggiungere quella che inizialmente
era la nostra meta di oggi, la Cima Altemberg, bisogna
affrontare un delicato passaggio reso pericoloso dal
ghiaccio che lo ha ricoperto; senza indugi decidiamo che
è inutile andare incontro ad inutili rischi ed optiamo
per la vicina
Punta del Pizzo
m. 2232 che raggiungiamo senza il benché minimo azzardo
(h0,15;2,15). Compiendo un giro d’orizzonte, il
panorama che si presenta alla nostra vista è attratto da
una infinita teoria di monti che ci appaiono come
un plastico sul quale volare con lo sguardo e riusciamo
a riconoscere diverse mete già raggiunte durante i
nostri vagabondaggi escursionistici. La giornata
particolarmente nitida e relativamente mite, ci invoglia
a sostare a lungo e consumato il pasto, scattata la
usuale
foto ricordo,
lanciamo una ultima occhiata al piccolo
Lago di Capezzone m. 2100 e
molto a malincuore intraprendiamo la discesa che
effettuiamo lungo lo stesso percorso sino ad arrivare
alla sella erbosa superata in salita da cui, volgendo a
destra, scendiamo a visitare ciò che resta delle
diroccate baite dell’Alpe
Pianaronda m. 1763 (h0,45;3,00). Dall’alpe
ci immettiamo sul sentiero N° 546 e ritornati alla
confluenza dei due sentieri (h0,15;3,15),
scendiamo percorrendo il sentiero che dirigendosi
a destra supera il Pian delle Formiche e attraverso una
vasta zona di pascolo raggiunge i casolari dell’Alpe
Scarpiola m. 1388 (0,20;3,35), lasciamo
l’alpe e per tracce di passaggio, mentendoci alti a
mezza costa raggiungiamo la strada asfaltata in
prossimità del parcheggio in cui recuperiamo l’auto
(h0,25;4,00). Escursione in una zona poco
conosciuta e scarsamente frequentata che offre magnifici
scorci panoramici con il
Monte
Rosa che sorveglia costantemente durante quasi
tutto il percorso. |