Val Sesia

Pizzo Tracciora m.1917

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 22-Gennaio-2009                                                      

 Partenza da: Rossa m. 813
 Dislivello totale : m. 1104
 Difficoltà : E    
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivarci: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme. quindi SS299 per Varallo - Alagna. arrivati a Balmuccia, si abbandona la statale , si piega a destra e si risale la strada provinciale della Val Sermenza arrivando poco dopo  a Cerva dove si imbocca  una strada laterale sulla destra che in tre Km. porta a Rossa, visibile già dal basso. Si posteggia  nel piazzale davanti al municipio.

Il Pizzo Tracciora, nostra meta odierna, si differenzia dalle altre cime valsesiane, quasi tutte aspre e dirupate, per le sue forme dolci ed arrotondate; ben visibile da gran parte della bassa Valsesia,  offre al paese  di Rossa un ottimo riparo dai venti freddi provenienti da nord permettendogli di godere di un clima molto mite. Rossa, che fu uno dei primi insediamenti permanenti nella Valle Sermenza, si innalza su di un forte pendio, tanto che le stradine del borgo sono per lo più ripide scalinate. Raggiunto il piazzale del posteggio imbocchiamo, sulla destra, la scalinata che ci porta in breve alle località Fontane m. 840 e  Montata m. 940 dove si incontrano le indicazioni per la frazione Piana m. 1059 (h0,30), non lasciatevi ingannare, di piano non c’è assolutamente nulla, per altro ci si arriva dopo avere risalito una ripida mulattiera. Ad un bivio prendiamo l’itinerario che piega a destra seguendo sempre le indicazioni  del sentiero contrassegnato dal segnavia 400, proseguiamo inoltrandoci nel fitto bosco e iniziamo a risalire il crinale che ci porterà fino in vetta. Lungo il tracciato si incontrano una moltitudine di Cappelle che ricordano quanto fosse presente il pensiero religioso nella realtà passata di queste terre. Evidenti tracce ricalcano il sentiero che percorre ora quasi fedelmente il filo di cresta del crinale montuoso. Salendo a destra, entriamo nel bosco e transitando per lAlpe Barbughera m.1403 (h0,25;1,05), raggiungiamo la vasta alpe Pian Campello m. 1565 (h0,25;1,30). Dall’alpe si gode una magnifica vista sul massiccio del Monte Rosa e sulla nostra cima, le baite sono ancora ricoperte da una gran quantità di neve che conferisce al paesaggio una suggestione unica. Flavio ( www.cappef.com ), inebriato dalla vista della cima  decide di allungare il passo e ci saluta. Noi continuiamo il nostro cammino, addentandoci in un boschetto di maggiociondoli e sorbi, transitiamo presso il “ Sass del Bech ″ m. 1650 (h0,15;1,45)e fuori dal bosco siamo oramai sulla sella che prelude alla vetta dove si trovano le due alpi Prato Bianco di Sotto m. 1663  e Prato Bianco di Sopra m. 1792 (h0,15;2,30). La zona prende il nome dalle abbondanti fioriture delle innumerevoli specie di flora alpina che  in primavera ed in estate interessano il territorio, anche se...vista la quantità di neve, saremmo portati a pensare che il toponimo sintetizzi con immediatezza  l’attuale situazione che, data la neve caduta in questo inverno, ha regalato un ambiente ideale agli appassionati dello sci alpinismo e a noi ciaspolatori. Qui veniamo di nuovo raggiunti da Flavio che, non vedendoci arrivare, ha pensato che ci fossimo fermati per il pranzo, vedendoci indossa il costume da “ Super Eroe ″ ed effettua una inversione di marcia per salire nuovamente in nostra compagnia. Risalendo sempre il crinale, la pendenza si accentua e con un ultimo sforzo raggiungiamo la vetta del Pizzo Tracciora di Cervatto m. 1917 (h0,15;2,45), contrassegnata dalla croce eretta nel 1967 in occasione del centenario della sezione CAI di Varallo. La coltre di neve è ancora talmente alta  che rende invisibile l’altare, edificato nel 1993 dalle Associazioni dei Cacciatori dei Comuni confinanti sul pizzo, noi possiamo garantirne l’esistenza in quanto già visto e fotografato in occasione della nostra escursione del 18-Aprile-2007. Un esteso panorama che abbraccia l'alta Val Mastallone, la Val Sermenza e la catena delle Alpi occidentali con il Monte Rosa in primo piano, ripaga delle fatiche fatte durante la salita. Veniamo raggiunti da Giacomo, Betty e Moreno saliti anche loro approfittando di questa a dir poco stupenda giornata calda e soleggiata. Giacomo ci scatta gentilmente la foto di gruppo, dopodichè salutiamo gli amici ed iniziamo la discesa per raggiungere nuovamente l’Alpe Pian Campello dove sostiamo per il pranzo, oggi arricchito dal dolce e da un ottimo spumante che Claudio ha cortesemente offerto per festeggiare il suo compleanno...grazie e di nuovo tanti AUGURI! Franco, venuto a conoscenza della presenza dei “ Folletti ″ che assaltano dalla parte posteriore, si è premunito di apposito attrezzo per il controllo della situazione. Così tra risate, scherzi e canzonature di ogni genere, riprendiamo la nostra discesa che ci riporta di nuovo a Rossa ( h1,45;4,30)  al termine di una giornata che definire stupenda è oltremisura riduttiva.