Come arrivarci:
Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di
Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale
229 fino a Varallo: da qui la strada per Alagna
Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa i
paesi di
Balmuccia,
Scopa, Scopello, Piode per giungere dopo circa 23 Km a
Campertogno.
Quando nel corso delle nostre escursioni ci capita di
raggiungere un alpeggio ancora "caricato" e di
incontrare il pastore, scambiando qualche parola con
lui, restiamo sempre affascinati ed interessati dalla
sua figura: uomo solitario e schivo, apparentemente
restio verso chi si avvicina al suo territorio, che una
volta capito con chi ha a che fare, si apre
dimostrandosi disponibile ed ospitale. Il pastore oltre
ad essere un amante della montagna è anche il custode
delle sue bellezze e delle rimanenti strutture in cui
soggiorna durante i mesi di monticazione estiva. La
monticazione, ossia la salita del bestiame al pascolo,
avviene di norma nella primavera/estate. In questo
periodo la libertà di movimento di cui gli animali
godono sul pascolo, l’eccellente e varia composizione
della flora costituente la cotica erbosa di cui essi si
nutrono, irrobustiscono gli animali e garantiscono la
produzione di latte più pregiato atto a consentire al
pastore/casaro di realizzare quel fantastico prodotto
che è il "formaggio d’alpe". La filiera produttiva, che
si completa con la realizzazione del formaggio, ha al
suo centro la fondamentale figura del pastore che con il
suo bagaglio di conoscenze e professionalità, esegue
tutto il processo di lavorazione che inizia con la
mungitura per concretizzarsi, dopo numerosi passaggi, in
gustose forme di toma o tomini di capra. L’apprezzamento
che nutriamo nei riguardi di questi uomini ci ha portato
a voler provare la vita d’alpeggio e a vivere sul campo
una loro giornata tipo. Grazie a Sergio, conosciuto
durante la nostra escursione alla
Punta Vasnera
che, messo al corrente del nostro desiderio, si è
gentilmente offerto di ospitarci , abbiamo potuto
realizzare questa nostra aspirazione. Preso di nuovo
contatto con Sergio, ci siamo accordati per mettere a
punto i termini della nostra salita, e nel frattempo
siamo stati informati che lui e la sua " azienda " con
tutti i macchinari ( mucche, capre, maiali, oche,
galline etc,etc ) si sono trasferiti all’Alpe Vasnera
!?! questo significa che dai 1420 metri dell’Alpe
Cascine è salito ai 1731 metri dell’Alpe Vasnera...un’altra
ora buona di cammino! Questo non ci scoraggia e
determinati più che mai a portare a compimento il nostro
progetto partiamo per raggiungere Sergio che ci aspetta
incuriosito e... crediamo in parte sorpreso dalla strana
richiesta di questi tre stravaganti cittadini. Sergio è
un allevatore che conduce i suoi animali all’alpe: "carica
l’alpe" praticando una consapevole gestione del
bestiame che prevede di volta in volta la scelta di aree
adatte al pascolamento affinché i suoi "macchinari"
possano trasformare la materia prima "erba" in
latte vaccino e caprino per ottenere, attraverso un
articolato processo produttivo, degli ottimi formaggi
che hanno tutto il sapore dei pascoli alpini in cui si
riconoscono i profumi delle varie erbe. Fatte le debite
premesse, tralasciamo la descrizione della salita già
relazionata nel corso della nostra precedente escursione
( questa volta siamo saliti direttamente dall’Alpe
Cascine all’Alpe Vasnera lungo l’itinerario
precedentemente fatto in discesa ) e passiamo alla
descrizione della nostra esperienza sul campo. Se ti
interessa sapere come è andata,
clicca qui.
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