Val Sesia

Esperienza in alpeggio

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 13/15-Luglio-2009                                                      

 Partenza da: Campertogno m. 827
 Dislivello totale : m. 904
 Difficoltà : E    
 Effettivo cammino h: //

Come arrivarci: Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale 229 fino a Varallo: da qui la strada per  Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa i paesi di  Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode per giungere  dopo circa 23 Km a Campertogno.

Quando nel corso delle nostre escursioni ci capita di raggiungere un alpeggio ancora "caricato" e di incontrare il pastore, scambiando qualche parola con lui, restiamo sempre affascinati ed interessati dalla sua figura: uomo solitario e schivo, apparentemente restio verso chi si avvicina al suo territorio, che una volta capito con chi ha a che fare, si apre dimostrandosi disponibile ed ospitale. Il pastore oltre ad essere un amante della montagna è anche il custode delle sue bellezze e delle rimanenti strutture in cui soggiorna durante i mesi di monticazione estiva. La monticazione, ossia la salita del bestiame al pascolo, avviene di norma nella primavera/estate. In questo periodo la libertà di movimento di cui gli animali godono sul pascolo, l’eccellente e varia composizione della flora costituente la cotica erbosa di cui essi si nutrono, irrobustiscono gli animali e garantiscono la produzione di latte più pregiato atto a consentire al pastore/casaro di realizzare quel fantastico prodotto che è il "formaggio d’alpe". La filiera produttiva, che si completa con la realizzazione del formaggio, ha al suo centro la fondamentale figura del pastore che con il suo bagaglio di conoscenze e professionalità, esegue tutto il processo di lavorazione che inizia con la mungitura per concretizzarsi, dopo numerosi passaggi, in gustose forme di toma o tomini di capra. L’apprezzamento che nutriamo nei riguardi di questi uomini ci ha portato a voler provare la vita d’alpeggio e a vivere sul campo una loro giornata tipo. Grazie a Sergio, conosciuto durante la nostra escursione alla Punta Vasnera che, messo al corrente del nostro desiderio, si è gentilmente offerto di ospitarci , abbiamo potuto realizzare questa nostra aspirazione. Preso di nuovo contatto con Sergio, ci siamo accordati per mettere a punto i termini della nostra salita, e nel frattempo siamo stati informati che lui e la sua " azienda " con tutti i macchinari ( mucche, capre, maiali, oche, galline etc,etc ) si sono trasferiti all’Alpe Vasnera !?! questo significa che dai 1420 metri dell’Alpe Cascine è salito ai 1731 metri dell’Alpe Vasnera...un’altra ora buona di cammino! Questo non ci scoraggia e determinati più che mai a portare a compimento il nostro progetto partiamo per raggiungere Sergio che ci aspetta incuriosito e... crediamo in parte sorpreso dalla strana richiesta di questi tre stravaganti cittadini.  Sergio è un allevatore che conduce i suoi animali all’alpe: "carica l’alpe" praticando una consapevole gestione del bestiame che prevede di volta in volta la scelta di aree adatte al pascolamento affinché i suoi "macchinari" possano trasformare la materia prima "erba" in latte vaccino e caprino per ottenere, attraverso un articolato processo produttivo, degli ottimi formaggi che hanno tutto il sapore dei pascoli alpini in cui si riconoscono i profumi delle varie erbe. Fatte le debite premesse, tralasciamo la descrizione della salita già relazionata nel corso della nostra precedente escursione ( questa volta siamo saliti direttamente dall’Alpe Cascine all’Alpe Vasnera lungo l’itinerario precedentemente fatto in discesa ) e passiamo alla descrizione della nostra esperienza sul campo. Se ti  interessa sapere come è andata, clicca qui.