Val Vigezzo

Moncucco m. 1968

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 20-Ottobre-2009                                                      

 Partenza da: Fondighebi. 1256
 Dislivello totale : m. 923
 Difficoltà : E
 Effettivo cammino h: 3,15

Come arrivarci: : Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera, salire per la SS 337 della Valle Vigezzo fino a Malesco. Da Malesco seguire la strada per Finero, attraversare il paese e all’uscita, dopo la chiesa, al bivio prendere a destra la strada della Val Loana (6 km) al termine della quale si parcheggia in località Fondighebi.

La meteo dava per Martedì una bella giornata di sole prima di un peggioramento per le giornate seguenti, ragion per cui gli “INPS BOYS”, a cui si è aggiunto il tirocinante Nick, partono alla volta della Val Vigezzo con l’intenzione di compiere l’anello che prevede la salita al Pizzo Stagno e la successiva discesa dal Cimone di Straolgio per rientrare da Scaredi. Arrivati al parcheggio ci rendiamo conto che forse le previsioni questa volta sono state clamorosamente ciccate, una nebbia bassa avvolge tutta la Val Loana, la visibilità è molto carente per cui ci aspetta una gita da effettuare all’impronta. Fidando in un miglioramento delle condizioni atmosferiche ci incamminiamo verso le baite della località Le Cascine m. 1255 ed iniziamo a risalire il sentiero che prende avvio in prossimità di un gigantesco faggio. Entrati nel bosco, Flavio ( www.cappef.com ) sale in direttissima, nella speranza di fare qualche piacevole incontro, noi preferiamo seguire il sentiero che, in ripida salita, ci permette di raggiungere la cappelletta (h0,40) che precede lAlpe Cavalla m. 1656 (h0,15;0,55) a cui perveniamo successivamente. Dall’alpe saliamo, seguendo il sentiero che si confonde nella vegetazione, in direzione dell’omonima bocchetta che intravediamo  al culmine della valletta sulla destra della baita. Giunti alla bocchetta m. 1842 (h0,25;1,20) decidiamo di  salire lungo la cresta nord del Pizzo Stagno nella speranza che, alzandoci di quota, la visibilità migliori. Purtroppo le nostre aspettative vengono disattese e le condizioni vanno peggiorando, la nebbia si infittisce ed il gelo avvolge tutto ciò che ci attornia creando effetti molto suggestivi, per cui raggiunta all’incirca la quota di  m. 2050, facciamo marcia indietro e ritorniamo alla bocchetta. Durante la discesa, nonostante la nebbia, riusciamo ad intravedere , proprio sotto di noi, l’ampia conca dell’Alpe Bondolo dove sorgono le due baite adibite a bivacco e sullo sfondo la marcata depressione della Bocchetta di Vald. Ritornati alla Bocchetta di Cavalla (0,20;1,40), incontriamo:Nuccia, Erica e Gian Carlo che con Wally e Halley, sentite le favorevoli condimeteo, avevano anche loro deciso di fare un bel giro da queste parti. Visto che la bocchetta divide il Pizzo Stagno dal Moncucco, per variare il percorso, decidiamo di effettuare il percorso di discesa salendo al Moncucco per poi piegare a destra e ritornare all’Alpe Cavalla In compagnia dei nuovi amici, saliamo il costolone erboso e ne raggiungiamo la cima m. 1968 (h0,20;2,00) da cui lo sguardo spazia sulla Val Basso con i suoi alpeggi. Discendiamo lungo il pascolo inselvatichito, seguendo a tratti tracce di sentiero che spariscono nella folta vegetazione, e superato un bosco di larici che, nonostante la grigia giornata risplende di un acceso color oro, raggiungiamo la radura dell’Alpe Cortevecchio m. 1650 (h0,15;2,15) e da qui seguiamo le indicazioni che ci riportano sul sentiero che ci conduce di nuovo all’Alpe Cavalla (h0,20;2,35). Qui effettuiamo la sosta per il nostro pranzo di giornata, che consumiamo velocemente in quanto la temperatura si è ulteriormente abbassata, e rapidamente ci rimettiamo in marcia. La discesa avviene ripercorrendo a ritroso il percorso seguito al mattino in salita, con l’unica differenza che, per diminuire la percezione del freddo, ora il cammino è molto più spedito tanto che in breve siamo di nuovo alla cappelletta dove notiamo una scritta che ci trova pienamente in accordo. Velocemente rientriamo nel bosco e disceso rapidamente il sentiero ci ritroviamo alle Cascine da dove raggiungiamo  l’auto (h0,40;3,15) al termine di una giornata non bella dal punto di vista della meteo ma resa molto divertente dalla  simpatia dei partecipanti. Per concludere in bellezza, e per renderci meno grigia l’atmosfera, Nick ci rincuora con uno dei suoi squisiti elisir di...lungo sorso. Dandoci appuntamento alla prossima, ci salutiamo e rientriamo verso le nostre abitazioni.