Come arrivarci:
:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera,
salire per la SS 337 della Valle Vigezzo fino a Malesco.
Da Malesco seguire la strada per Finero, attraversare il
paese e all’uscita, dopo la chiesa, al bivio prendere a
destra la strada della Val Loana (6 km) al termine della
quale si parcheggia in località Fondighebi.
![](../Cartine%20in%20miniatura/Pizzo%20Stagno/Cartina%20Pizzo%20Stagno.jpg)
La
meteo dava per Martedì una bella giornata di sole prima
di un peggioramento per le giornate seguenti, ragion per
cui gli
“INPS BOYS”, a cui si è aggiunto il
tirocinante Nick, partono alla volta della Val Vigezzo
con l’intenzione di compiere l’anello che prevede la
salita al Pizzo Stagno e la successiva discesa dal
Cimone di Straolgio per rientrare da Scaredi. Arrivati
al parcheggio ci rendiamo conto che forse le previsioni
questa volta sono state clamorosamente ciccate, una
nebbia bassa avvolge tutta la Val Loana, la visibilità è
molto carente per cui ci aspetta una gita da effettuare
all’impronta. Fidando in un miglioramento delle
condizioni atmosferiche ci incamminiamo verso le baite
della località
Le Cascine m. 1255 ed iniziamo a risalire il
sentiero che prende avvio in prossimità di un gigantesco
faggio.
Entrati nel bosco, Flavio (
www.cappef.com ) sale in direttissima, nella
speranza di fare qualche piacevole incontro, noi
preferiamo seguire il sentiero che, in ripida salita, ci
permette di raggiungere la
cappelletta (h0,40) che precede l’Alpe
Cavalla m. 1656 (h0,15;0,55) a cui
perveniamo successivamente. Dall’alpe saliamo, seguendo
il sentiero che si confonde nella vegetazione, in
direzione dell’omonima
bocchetta che intravediamo al culmine
della valletta sulla destra della baita.
Giunti alla bocchetta m. 1842 (h0,25;1,20)
decidiamo di salire lungo la
cresta nord del Pizzo Stagno
nella speranza che, alzandoci di quota, la
visibilità migliori. Purtroppo le nostre aspettative
vengono disattese e le condizioni vanno peggiorando,
la nebbia si infittisce ed il gelo avvolge
tutto ciò che ci attornia creando
effetti molto suggestivi, per cui raggiunta
all’incirca la quota di m. 2050, facciamo marcia
indietro e ritorniamo alla bocchetta. Durante la
discesa, nonostante la nebbia, riusciamo ad intravedere
, proprio sotto di noi, l’ampia
conca dell’Alpe Bondolo dove sorgono le due
baite adibite a bivacco e sullo sfondo la
marcata depressione della
Bocchetta di Vald. Ritornati alla Bocchetta
di Cavalla (0,20;1,40), incontriamo:Nuccia,
Erica e Gian Carlo che con Wally e Halley,
sentite le favorevoli condimeteo, avevano anche loro
deciso di fare un bel giro da queste parti. Visto che la
bocchetta divide il Pizzo Stagno dal Moncucco, per
variare il percorso, decidiamo di effettuare il percorso
di discesa salendo al
Moncucco per poi piegare a destra e ritornare
all’Alpe Cavalla In compagnia dei nuovi amici, saliamo
il costolone erboso e ne
raggiungiamo la cima m. 1968 (h0,20;2,00)
da cui lo sguardo spazia sulla Val Basso con i suoi
alpeggi. Discendiamo lungo il pascolo inselvatichito,
seguendo a tratti tracce di sentiero che spariscono
nella folta vegetazione, e superato un bosco di larici
che, nonostante la grigia giornata risplende di un
acceso color oro, raggiungiamo la
radura dell’Alpe Cortevecchio m. 1650 (h0,15;2,15)
e da qui seguiamo le indicazioni che ci riportano sul
sentiero che ci conduce di nuovo all’Alpe
Cavalla (h0,20;2,35). Qui effettuiamo
la sosta per il nostro pranzo di giornata, che
consumiamo velocemente in quanto la temperatura si è
ulteriormente abbassata, e rapidamente ci rimettiamo in
marcia. La discesa avviene ripercorrendo a ritroso il
percorso seguito al mattino in salita, con l’unica
differenza che, per diminuire la percezione del freddo,
ora il cammino è molto più spedito tanto che in breve
siamo di nuovo alla cappelletta dove
notiamo una scritta
che ci trova pienamente in accordo. Velocemente
rientriamo nel bosco e disceso rapidamente il
sentiero ci ritroviamo alle “Cascine”
da dove raggiungiamo l’auto (h0,40;3,15) al
termine di una giornata non bella dal punto di vista
della meteo ma resa molto divertente dalla
simpatia dei partecipanti. Per concludere in bellezza, e
per renderci meno grigia l’atmosfera,
Nick ci rincuora con uno dei suoi squisiti
elisir di...lungo sorso.
Dandoci appuntamento alla prossima, ci salutiamo e
rientriamo verso le nostre abitazioni.
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