Come arrivarci:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme.
quindi SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia , si
abbandona la statale , si piega a destra e si risale la
strada provinciale della Val Sermenza arrivando dopo 10
Km. a Rimasco , a ridosso della chiesa parrocchiale
troviamo il bivio per Rima sulla sinistra , si
percorrono altri 7,5 Km. e si arriva all’ingresso del
paese dove si parcheggia l’auto.
Per
l’ennesima volta ci apprestiamo a salire al Colle del
Mud da dove raggiungeremo il Rifugio Ferioli per
l’annuale turno di gestione. Tante sono le volte che ci
siamo recati al Ferioli partendo da Rima per cui
riteniamo superfluo descriverne la salita e passiamo
subito a raccontare la gestione del 2009. La novità di
questo anno è rappresentata dalla presenza di Gian Mario
che molto simpaticamente si è unito a noi per aggiungere
al suo nutrito bagaglio tecnico anche l’esperienza di
gestore; dopo quella di “pastore e pellegrino”
Arriviamo al Rifugio che sono le ore 12,30, prima di
tutto rendiamo operativa la struttura, poi mentre ci
apprestiamo a consumare una squisita pasta asciutta,
veniamo raggiunti da
Cindy e Philippe, due simpaticissimi ragazzi
provenienti da Zurigo che si stanno cimentando con
alcune tappe del percorso Gta. Li invitiamo a pranzare
con noi e, assaporato il succulento ragù che
Claudio prepara oramai abitualmente con grande capacità
e maestria, si convincono che è meglio fermarsi da noi
anche per la cena e per trascorrere la notte. Terminato
il pasto, io e Luciano ci apprestiamo a predisporre
tutto quanto possa essere necessario per ricevere gli
ospiti che ci auguriamo giungano in numero consistente
il giorno successivo e concediamo a Claudio e Gian Mario
la libertà di salire fino al Corno Mud. In serata
arrivano anche Gilberto e Stefano che, al mattino
seguente, saliranno al
Tagliaferro seguendo la via alpinistica, ci
viene a far visita anche
Loris che si trova al Colle con il suo
numeroso gregge. Come si dice: « il tempo
passa in fretta quando uno lavora» ed in breve ci
ritroviamo all’ora di cena, poi
quattro chiacchiere per finire in bellezza la
giornata e a nanna. La mattina del 5 ci vede svegli di
buon ora e subito rivolgiamo uno sguardo al cielo per
capire le intenzioni della meteo; la giornata si
presenta limpida e soleggiata anche se ventosa. Gilberto
e Stefano partono per effettuare la loro scalata mentre
noi, rispettando i
compiti assegnati, diamo inizio alle
operazioni di normale routine. Trascorse alcune ore,
iniziano ad arrivare gli amici che ci avevano assicurato
la loro presenza e il primo ad arrivare è Flavio (
www.cappef.com ) che in qualità di Presidente
Emerito della oramai
celebre Spa, ha organizzato una gita
collettiva al Rifugio, arriva poi
Stefano con la sua splendida famiglia e, dato
lo spirare di un fastidioso freddo venticello, si decide
di fare
pranzare tutti all’interno. Dopo pranzo, chi
sale al Belvedere e chi preferisce farsi una pennica,
poi di nuovo tutti uniti per il rientro ad Alagna.
Salutati gli amici, consumata la cena, ci concediamo una
saporita dormita in attesa del giorno successivo per il
quale ci aspettiamo un altro consistente numero di amici
che saliranno a trovarci. La giornata di Domenica si
presenta ancora più limpida di quella precedente, non
spira un alito di vento per cui si potrà far accomodare
gli ospiti sulla panoramica terrazza che Claudio e Gian
Mario provvedono a preparare seguendo le
direttive impartite da Luciano. Con
l’approssimarsi dell’ora di pranzo, cominciano ad
arrivare i gruppi degli amici, arrivano il
gruppo di Claudio e Giuseppe, poi arriva
Alessio che precede di gran lunga il
gruppo comprendente papà Ivano e mamma Enrica.
Mentre la mattinata prosegue, si susseguono gli
arrivi, inaspettatamente ecco arrivare il mitico “
zio Mario ″ e subito dopo arrivano Deborah e
Fabio con
il gruppo dei “ Malati di Montagna ″ (
http://fabio-trekker.blogspot.com/ ).
Fortunatamente si è unita a noi anche Donatella che,
dopo una
foto con il consorte, si rende molto utile
nella gestione della parte amministrativa e... non solo.
Serviti al meglio i graditi ospiti e gli occasionali
turisti, scambiamo quattro parole con gli amici prima
che questi si apprestino ad intraprendere la via di
discesa. Quando l’ultimo escursionista ha lasciato il
rifugio, siamo arrivati di nuovo a sera, ed è
tempo di tirare le conclusioni, siamo stati raggiunti da
un gran numero di amici e questo è per noi motivo
di grande soddisfazione che ci ripaga ampiamente della
stanchezza accumulata. Prima di cena diamo inizio alle
operazioni di chiusura che completeremo l’indomani
mattina prima di lasciare definitivamente il rifugio,
poi cena e riposo notturno, prima però non possiamo non
restare estasiati nell’ammirare lo spettacolo
gentilmente offertoci dalla natura ...spunta
la luna dal monte. La mattina del giorno di
partenza si presenta in una veste tutta particolare, una
stupefacente coltre ricopre tutta la vallata
di Alagna e dalla terrazza del rifugio si ha
l’impressione di essere sospesi su di un mare di nuvole,
le assolate cime dei monti che fanno da corona alla
vallata emergono dalla nebbia offrendoci una visione
molto suggestiva. Lo spettacolo è semplicemente
fantastico ma, anche se a malincuore, dobbiamo rientrare
su casa per cui ci incamminiamo lungo l’oramai abituale
sentiero che ci riporta a valicare il Colle del Mud
prima di intraprendere la discesa che ci porterà a Rima.
All’alpe Valmontasca, mentre effettuiamo una breve
sosta, incontriamo
Roberto che carica l’alpe con un gregge di
capre e che molto cordialmente ci illustra la sua
attività mostrandoci orgogliosamente
i frutti del proprio lavoro. Claudio, memore
della recente esperienza in alpeggio, prova a mettere in
pratica quanto appreso cercando di tenere a bada
il
riottoso caprone. Superato l’alpe,
proseguiamo nella nostra discesa ed in breve ci
ritroviamo tra le
fiorite case di Rima dove
termina la nostra avventura.
Ringraziamo tutti gli amici che sono saliti al rifugio
per stare in nostra compagnia e a tutti diamo
appuntamento all’anno prossimo.
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