Come arrivarci:
Si
percorre la superstrada del Sempione sino all’uscita di
Domodossola da cui si procede in direzione Bognanco.
Alla seconda rotatoria si prende a sinistra seguendo le
indicazioni Lusentino/Domobianca, ed in circa 10 Km. si
raggiunge il parcheggio del Lusentino.
Anche questo anno è arrivata la neve che ha imbiancato
abbondantemente le nostre montagne per cui è giunto il
momento di rimettere mano...anzi
piedi...all’attrezzatura invernale recuperando ciaspole
e ghette. Come prima uscita Flavio (
www.cappef.com ) propone di fare un giro in quel di
Domobianca, località facilmente raggiungibile da
Domodossola e per questo anche definita la montagna dei
domesi. Approviamo all’unanimità e partiamo, come al
solito sul prestino, giunti nei pressi di Anzola
la nostra meta ci appare
già illuminata dal sole e molto innevata, questo non fa
altro che aumentare la nostra euforia e quando
raggiungiamo il parcheggio siamo impressionati dalla
visione che ci si presenta.
Terminati i preparativi, ci incamminiamo seguendo il
percorso della seggiovia
che dai Motti sale all’Alpe Foppiano m. 1258 (h0,30)
dove ci accoglie uno
scenario da
cartolina. Mantenendoci sul margine sinistro
della pista, incrociamo la seggiovia che conduce
all’Alpe Casaravera; in corrispondenza del terzo pilone,
seguendo i
segnavia gialli
intelligentemente posti in posizione visibile sulle
piante, prendiamo a sinistra entrando nel bosco che
cominciamo a risalire con attenzione.
L’ambiente che ci circonda
è decisamente da favola, questo ci porta a considerare
che non ci sarebbe nulla di strano se in un ambiente del
genere, si manifestasse la presenza dei Folletti;
neanche il tempo di pensarlo che subito
svelano le loro sembianze e
cominciano a fare i loro divertenti dispetti, la cosa
non ci spaventa e procediamo raggiungendo il bellissimo
poggio su cui sorgono
le baite
dell’Alpe Torcelli (h 0,30;1,00)
dove incontriamo il
gruppo di
amici del CAI Verbano e molte altre persone che,
giovandosi della stupenda giornata, sono salite fin
quassù per gustarsi la prima abbondante neve ed il
superbo panorama. Continuiamo a salire lungo il percorso
che si inerpica inesorabilmente per raggiungere le
baite dell’Alpe Casalavera
m. 1608 (h0,25;1,25) che si presenta con
sullo sfondo la nostra meta.
Procediamo sino ad arrivare all’arrivo della seggiovia
dove sono in corso i febbrili lavori di manutenzione
dell’impianto che prenderà avvio sabato 5 p.v.
inaugurando al meglio la stagione invernale. Volgendo lo
sguardo verso valle, ci si presentano
scenari che lasciano perplessi...siamo
sicuri di essere al Lusentino ? Siamo oramai in vista
della svettante
croce di vetta
che sembra sprigionare una luce celeste, non ci resta
che risalire l’ultimo faticoso traverso e siamo in
vetta al Moncucco m. 1899
(h0,50;2,15) il punto più alto del comprensorio
sciistico di Domobianca. Dalla
croce di vetta, lo scenario che ci si presenta è
a dir poco emozionante, si ha la sensazione di essere
abbracciati dalle Alpi ed
il panorama a 360° spazia
dal Monte Rosa alle valli: Anzasca, Antrona,
Bognanco sale fino alla Val Formazza e termina ad est
con la Val Vigezzo, mentre sotto di noi si stende
la piana di Domodossola. Il
tempo di qualche foto ed abbandoniamo la cima, oggi
molto frequentata, sulla via del ritorno Avio, Claudio e
Flavio compongono un
quadro
natalizio. Continuiamo nella
discesa sino a raggiungere
gli
amici incontrati al mattino,
e ci uniamo a loro per consumare il nostro pranzo; il
ristorante risulta molto affollato e per i
posti a sedere bisogna
accontentarsi! Al termine lasciamo gli amici e
scendiamo, fuori pista, a
visitare le baite di Casaravera che si specchiano
nel
bel laghetto ghiacciato
per poi rientrare nel bosco e, ritornati sul percorso
compiuto in salita, raggiungiamo di nuovo il parcheggio
(h1,15;3,30) al termine di una favolosa giornata
trascorsa in una località “sotto casa″ molto ben
attrezzata che si sta impegnando per affrontare con
migliori risultati la nuova stagione sciistica, da parte
nostra, complimenti e tanti auguri.
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