Come arrivarci:Percorrere
la A 26 fino a Gravellona Toce, proseguendo sulla S.S.
33 del Sempione sino all’uscita di
Crevoladossola, usciti dalla statale si percorre la
vecchia strada per la Val Formazza sino ad arrivare ad
Oira; girando a sinistra si seguono le indicazioni
per
Pinone, proseguire per Scezza da cui si sale a
raggiungere l’area della palestra di arrampicata.
![](../Cartine%20in%20miniatura/Crevola/Cartina%20Crevola.jpg)
Le miti temperature di questi giorni annunciamo l’arrivo
della primavera ed in noi è forte la voglia di
abbandonare le ciaspole per effettuare una bella
escursione “ terrena ″, purtroppo però, in seguito
alle abbondanti precipitazioni nevose di questo inverno,
la coltre bianca è presente ancora su buona parte del
territorio e al momento risulta assai complicato
individuare un itinerario completamente su terra, a
meno di non recarci a visitare dei centri abitati!
Stante le attuali condizioni è giocoforza scendere ad
un compromesso per cui decidiamo di scegliere una
località esposta a sud che ci permetta di iniziare a
salire calpestando la tanto cara e “vituperata″ terra
per poi calzare eventualmente le ciaspole ad una quota
più elevata. Raggiungiamo la località
“la
valletta″
dove nei pressi dell’area attrezzata per la
palestra di arrampicata,
lasciamo l’auto.
Ultimati i preparativi ci incamminiamo lungo la strada
asfaltata che, disegnando ampi tornanti, risale il
costone della montagna; come ci attendevamo almeno la
partenza avviene con le
ciaspole appese allo zaino
e non ai piedi. Come al solito il produttore e regista
dei nostri oramai “ famosi !?! ″ audiovisivi; Flavio (
www.cappef.com )
ci precede
e cerca inutilmente di cadenzare il passo, la
giornata si presenta molto calda e noi procediamo con
tutta calma. Perveniamo alla
Cappella di Pozoi
m. 798 (h0,10) che superiamo per raggiungere,
seguendo in parte il
vecchio sentiero
che interseca a più riprese la strada, le stupende baite
dell’alpe
Ceva Sotto
m. 1000 ( 0,30;0,40). A più riprese siamo
costretti a risalire ai margini della strada che si va
lentamente liberando dalla neve, nel frattempo lo
sguardo spazia su tutto il sottostante
Piano Ossolano
incorniciato da una moltitudine di monti. Raggiunta la
quota di m. 1200, la neve si presenta ancora in quantità
molto abbondante e la giornata, molto calda, la rende
poco portante per cui siamo costretti a
ricorrere alle ciaspole
per proseguire in un ambiente di straordinaria bellezza
ancora ricoperto da una spessa coltre da cui emergono
delle
belle baite
ristrutturate ed ora adibite a residenze estive. A
fatica si scorgono le
grandi lastre di pietra
disposte come recinzioni a delimitare i pascoli,
continuiamo nel nostro cammino sino a che, ai
piedi della bastionata rocciosa,
raggiungiamo un canale molto innevato ed instabile,
decidiamo pertanto di ritenere conclusa qui la nostra
ascesa, raggiungiamo il sovrastante pianoro m. 1400 (h
1,00;1,40) dove sostiamo per ammirare
il panorama
che si presenta ai nostri occhi ed i vari nuclei di
baite, Cort Giuan’Angiul con il suo
elaborato portale,
Cort Giuanign Manzign
e molti altri senza nome. Scattate le foto di rito,
ritorniamo sui nostri passi, raggiungendo
due stupende baite???,
osservate in precedenza, dove ci accomodiamo comodamente
seduti al tavolo
per consumare il nostro pranzo (h0,20;2,00).
Durante la sosta,
lasciamo raffreddare le ciaspole,
mentre noi ce la prendiamo comoda; il posto è stupendo,
il sole caldo, la compagnia magnifica , e nessuno ci
impone di stringere i tempi, come sempre però c’è
un momento in cui bisogna dire basta ed ecco che tocca a
me l’ingrato compito. Ricevuti i molti...complimenti...
da coloro che si definiscono amici,
iniziamo a scendere.
Ripercorriamo in parte, a dire il vero in molta poca
parte, il cammino fatto all’andata effettuando, quando
le condizioni ce lo permettono, delle scorciatoie su
sentiero segnato o su percorso “ alternativo ″
dopo aver di nuovo appese le ciaspole allo zaino...prima
di appenderle al chiodo ci vorrà ancora tempo. Ritornati
sulla strada, ci restano da compiere ancora pochi passi
per giungere all’auto dove ci complimentiamo a vicenda
dopo che abbiamo trascorso un’altra giornata
magnifica in un ambiente di ampio respiro con panorami
veramente da cartolina (h. 1,00;3,00).
![](../Uso%20sito%202009/home%20005.gif)
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