Valli Formazza-Antigorio

Da Altillone a Salecchio

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 10-Giugno-2009                                                      

 Partenza da: Fondovalle m. 1220
 Dislivello totale : m. 500
 Difficoltà : E    
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Crodo, si prosegue sulla SS 659 delle valli Antigorio e Formazza, dirigendo verso Baceno. Giunti a Baceno, al bivio in centro paese, si tralascia la deviazione a sinistra che porta al Devero e si prosegue a destra verso Premia e la Val Formazza sino a raggiungere la frazione di Fondovalle.

Dopo una lunga sosta ai box per riparazione all’impianto luci e alla carrozzeria, finalmente oggi è il giorno del mio rientro in pista. La perdita di parecchi “ giri ″ ha fatto sì che il motore risulti un po’ imballato e la carburazione difficoltosa, per non farmi sentire a disagio, Claudio provvede a...mettere un freno a Flavio ( www.cappef.com ) ad evitare che scandisca il suo abituale passo. Dopo le risate ben augurali, ci incamminiamo lungo la strada asfaltata in direzione del salto delle Casse; dopo poche centinaia di metri, sulla destra, troviamo il cartello indicatore dal quale prende avvio l'antico sentiero che si snoda tra la bassa Val Formazza e la Valle Antigorio e che fin dal Medio Evo vide il passaggio dei popoli Walser che si recavano nel Vallese. Ci inoltriamo nel bosco di faggi, superiamo le cappelle della Via Crucis per poi uscire su di un pianoro, in prossimità di una voluminosa roccia nota come “ la balena ″; scattate  le foto di rito raggiungiamo il Lago di Altillone m 1249 (h0,20). In questo tipico laghetto alpino sino al 1929 fiorivano le leggendarie ninfee; in seguito i lavori realizzati per la costruzione di una condotta idrica provocarono delle falle nel sottosuolo che causarono il progressivo prosciugamento del laghetto, successivi lavori di impermeabilizzazione avviati nel 1954, hanno permesso al piccolo specchio d’acqua di riacquistare le sue originarie dimensioni ma non fu più possibile ripristinare la flora e la fauna oramai irrimediabilmente compromesse. Superato il laghetto ci ritroviamo sulla balconata su cui sorgono le case e i fienili, sovrastati dalla chiesetta risalente al 1644 dedicata alla Visitazione della Madonna. Lasciamo l’abitato e proseguiamo verso il bosco detto: “ La faggeta dei camosci ″, camminando in silenzio ( non è il nostro caso ) è probabile incontrare e avvistare i camosci che popolano questo bosco. Percorriamo i suoi crinali attraverso uno spettacolare saliscendi che si svolge tortuoso e interminabile in un ambiente variegato e mutevole e che offre mille spunti per ammirare, contemplare, riflettere e stupirsi. Dopo aver guadato alcuni ruscelli carichi d’acqua, giungiamo al punto in cui il sentiero si immette sulla sterrata (h1,10;1,30) che da Chioso sale a raggiungere l’ampio bacino, compreso tra la Punta di Tanzonia ed il Pizzo Martello, identificato come il comprensorio della Alpi di Vova. All’ingresso dell’alpe (h0,10;1,40) pieghiamo a sinistra e in leggera salita transitiamo per la località Cangei (h0,25;1,55) per poi  raggiungere, su sentiero ben marcato, il piccolo abitato di Case Francoli m. 1555 (h0,20;2,15), un isolotto in un mare d’erba con pregevoli abitazioni ben sistemate e conservate, con al centro l’immancabile cappella ben curata che unitamente alle tante altre che si incontrano lungo il percorso, ricordano quanto fosse presente il pensiero religioso nella realtà dei suoi abitanti. Lasciato Case Francoli, per sentiero comodo e pianeggiante, arriviamo alla sella da cui  scendiamo a Salecchio Superiore m. 1509 (h0,15;2,30) con le sue belle case Walser in perfetta armonia con l’ambiente naturale che le circonda. Visionati i molti spunti di interesse che presenta il villaggio, ci fermiamo per consumare il nostro spuntino che termina con un brindisi offerto da Franco. Scattata la tradizionale foto ricordo scendiamo, sempre su buon sentiero, sino ad arrivare a Salecchio inferiore m. 1322 (h0,30;3,00) che presenta le sue suggestive testimonianze: la scuola elementare Virgilio,  il cimitero con le piccole croci gotiche  la Chiesa di Santa Maria. Da Salecchio inferiore scendiamo, tralasciamo la moderna galleria per  percorrere  la vecchia mulattiera che con i suoi grossi gradoni in pietra ancora in ottimo stato, raggiunge rapidamente il fondovalle pervenendo alla frazione Passo, qui recuperiamo la prima auto lasciata al mattino per poi risalire di nuovo a Fondovalle dove, nei pressi della diga  ci attende la seconda auto. Anche oggi si conclude la nostra magnifica escursione in cui ci è stato possibile rivivere, grazie alle numerose testimonianze ancora presenti sul territorio, un pezzo di storia.