Val Antigorio

Alpe Deccia m.1694

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 12-Gennaio-2009-                                                      

 Partenza da: Cravegna m. 816
 Dislivello totale : m. 888
 Difficoltà : E    
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita Crodo-Val Formazza. Si imbocca la SS 659 della Valle Formazza; dopo aver attraversato l'abitato di Crodo, prima di giungere a Baceno, sulla sinistra si stacca una strada con indicazioni “Cravegna-Viceno″, superato il grazioso abitato di Cravegna proseguire in direzione di Viceno sino a raggiungere il ponte sul Rio Alfenza, dove si parcheggia l’auto.

Finalmente passata l’Epifania che... tutte le feste si è portata via, ci ritroviamo in compagnia di alcuni soci della SPA ( Società Pensionati Arzilli ) per avviare la campagna escursionistica 2009. Le abbondanti nevicate del periodo richiedono molta prudenza nella scelta degli itinerari, di conseguenza per non correre rischi ed andare sul sicuro, niente di meglio di una salita all’Alpe Deccia. La salita lungo la strada consortile che si sviluppa nel  bel bosco, è diventata anche una classica invernale, la pista è generalmente battuta e non sono richieste particolari attrezzature per affrontare questa bella ciaspolata sulla neve. Con noi oggi, come simpatizzante, c’è anche  Ezio, come sempre affidiamo il coordinamento delle operazioni al nostro “ Magnifico  Rettore ″ Flavio (www.Cappef.com), ancora caldo dopo la scialpinistica di ieri. Ultimati i preparativi, iniziamo a salire lungo la strada consortile che sale a Deccia l’ambiente, che ci circonda in questa stupenda giornata di sole, è avvolto da una rilucente coltre di neve. Le festività appena trascorse hanno lasciato il segno, il nostro passo è appesantito dalle bisbocce dei giorni scorsi e arranchiamo lungo la strada innevata, ciò non ci impedisce comunque di ammirare il paesaggio mozzafiato che scorre davanti ai nostri occhi. Superiamo Aulusc ed arriviamo all’Alpe Paù m. 1280 (h1,00) nella cui parte superiore si trova Lor. Proseguiamo nella salita ed arriviamo al tornante che riporta le indicazioni del sentiero estivo per Deccia ( h0,10;1,10), precedenti passaggi hanno battuto una traccia  molto nitida e non esitiamo a intraprendere questo tracciato che, sviluppandosi in un folto bosco di abeti,  ci permette di prendere contatto con la natura che vediamo con altri occhi sotto la neve. Il sentiero sale gradatamente sino a sbucare, ai margini superiori del bosco, al termine della strada consortile che introduce all’Alpe Deccia m. 1610 (h0,35;1,45) le cui baite ci appaiono illuminate dal sole con il maestoso sfondo del Corno Cistella che si staglia in un cielo terso ed azzurro. Raggiungiamo le baite di Deccia Sopra m. 1694 (h0,25;2,10) e dopo la fatica della salita, ci gustiamo l’ampio e stupendo panorama. Scattate alcune foto, scendiamo nella neve ancora intatta e raggiungiamo una favolosa baita, nel frattempo veniamo raggiunti da Angelo, già incontrato alla partenza, che riconosciuto il “ mitico ″ Flavio, offre molto gentilmente una generosa dose del suo ottimo Grignolino, giungono anche i suoi  compagni di escursione e con gli amici di Borgomanero scattiamo una simpatica foto ricordo. Ci... appollaiamo...al sole e consumiamo il nostro spuntino che termina con il caffé di “ Massimo ″...inteso come ricetta, offerto da Gian Mario e... colpo di scena, ecco che Flavio estrae dal cilindro, pardon, dallo zaino l’ultima novità in materia di sopravvivenza il fornello da campo con il quale ci prepara un ottimo vin brulè, grazie Flavio pensi sempre a tutto, se non ci fossi ti dovremmo inventare!?! Terminati gli stravizi, ci scattiamo la nostra solita foto ricordo e ripartiamo; dopo una visita all’alpe, ci incamminiamo in discesa lungo la strada consortile sino a raggiungere la deviazione per l’Alpe Prepiana Superiore ( h0,25;2,35) dove  decidiamo di passare per variare il percorso di rientro. Giunti all’alpeggio m. 1530 (h,15;2,50), ci caliamo su Voma m. 1351 (h0,10;3,00) per poi scendere in direttissima lungo la mulattiera sommersa dalla neve, effettuando un fuoripista da favola che ci ha permesso di divertirci moltissimo senza alcun pericolo. Quando raggiungiamo di nuovo la strada, siamo in vista della vettura (h1,00;4,00) al termine di una stupenda giornata trascorsa allegramente in compagnia degli amici. Si dice: “ chi ben comincia...″, noi abbiamo incominciato benone e ci auguriamo di essere solo... all’inizio dell’opera!!!