Come arrivarci:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita Crodo-Val
Formazza. Si imbocca la SS 659
della Valle Formazza; dopo aver attraversato l'abitato
di Crodo, prima di giungere a Baceno, sulla sinistra si
stacca una strada con indicazioni “Cravegna-Viceno″,
superato il grazioso abitato di Cravegna proseguire in
direzione di Viceno sino a raggiungere il ponte sul Rio
Alfenza, dove si parcheggia l’auto.

Finalmente passata l’Epifania che... tutte le feste si è
portata via, ci ritroviamo in compagnia di alcuni soci
della SPA ( Società Pensionati Arzilli ) per avviare la
campagna escursionistica 2009. Le abbondanti nevicate
del periodo richiedono molta prudenza nella scelta degli
itinerari, di conseguenza per non correre rischi ed
andare sul sicuro, niente di meglio di una salita
all’Alpe Deccia. La salita lungo la strada consortile
che si sviluppa nel bel bosco, è diventata anche
una classica invernale, la pista è generalmente battuta
e non sono richieste particolari attrezzature per
affrontare questa bella ciaspolata sulla neve. Con noi
oggi, come simpatizzante, c’è anche
Ezio,
come sempre affidiamo il coordinamento delle
operazioni al nostro “ Magnifico Rettore ″ Flavio
(www.Cappef.com),
ancora caldo dopo la scialpinistica di ieri. Ultimati i
preparativi,
iniziamo a salire
lungo la strada consortile che sale a Deccia l’ambiente,
che ci circonda in questa stupenda giornata di sole, è
avvolto da una rilucente coltre di neve. Le festività
appena trascorse hanno lasciato il segno, il nostro
passo è appesantito dalle bisbocce dei giorni scorsi e
arranchiamo lungo la strada innevata, ciò non ci
impedisce comunque di ammirare il
paesaggio mozzafiato che scorre davanti ai
nostri occhi. Superiamo Aulusc ed arriviamo all’Alpe
Paù m. 1280 (h1,00) nella cui parte
superiore si trova Lor. Proseguiamo nella salita ed
arriviamo al tornante che riporta le
indicazioni del sentiero estivo per Deccia (
h0,10;1,10), precedenti passaggi hanno battuto
una
traccia molto nitida e non esitiamo a
intraprendere questo tracciato che, sviluppandosi in un
folto bosco di abeti, ci permette di
prendere contatto con
la natura
che vediamo con altri occhi sotto la neve. Il
sentiero sale gradatamente sino a sbucare, ai margini
superiori del bosco, al termine della strada consortile
che introduce all’Alpe Deccia m. 1610 (h0,35;1,45)
le cui
baite ci appaiono illuminate dal sole con il
maestoso sfondo del Corno Cistella che si staglia in un
cielo terso ed azzurro. Raggiungiamo le baite di
Deccia Sopra m. 1694 (h0,25;2,10) e
dopo la fatica della salita, ci gustiamo
l’ampio
e stupendo panorama. Scattate alcune foto,
scendiamo nella neve ancora intatta e raggiungiamo una
favolosa baita, nel frattempo veniamo raggiunti da
Angelo, già incontrato alla partenza, che
riconosciuto il “ mitico ″ Flavio, offre molto
gentilmente una generosa dose del suo ottimo Grignolino,
giungono anche i
suoi compagni di escursione e con gli amici
di Borgomanero scattiamo una
simpatica foto ricordo. Ci...
appollaiamo...al sole e consumiamo il nostro
spuntino che termina con il caffé di “ Massimo
″...inteso come ricetta, offerto da Gian Mario e...
colpo di scena, ecco che Flavio estrae dal cilindro,
pardon, dallo zaino l’ultima novità in materia di
sopravvivenza il fornello da campo con il quale
ci prepara un ottimo vin brulè, grazie Flavio
pensi sempre a tutto, se non ci fossi ti dovremmo
inventare!?! Terminati gli stravizi, ci scattiamo la
nostra solita
foto ricordo e ripartiamo; dopo una visita
all’alpe, ci incamminiamo in discesa lungo la strada
consortile sino a raggiungere la deviazione per l’Alpe
Prepiana Superiore ( h0,25;2,35) dove
decidiamo di passare per variare il percorso di rientro.
Giunti all’alpeggio m. 1530 (h,15;2,50), ci
caliamo su
Voma m. 1351 (h0,10;3,00) per poi
scendere in direttissima lungo la mulattiera sommersa
dalla neve, effettuando un
fuoripista da favola che ci ha permesso di divertirci moltissimo senza
alcun pericolo. Quando raggiungiamo di nuovo la strada,
siamo in vista della vettura (h1,00;4,00) al
termine di una stupenda giornata trascorsa allegramente
in compagnia degli amici. Si dice: “ chi ben
comincia...″, noi abbiamo incominciato benone e ci
auguriamo di essere solo... all’inizio dell’opera!!!
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